Unicredit: via libera della Bce alla partecipazione fino a 29,9% in Commerzbank. Ora la palla passa all’Antitrust tedesco

Un investimento oltre quello attuale in Commerzbank “non è probabile” nel 2025 e “il focus resta sulla realizzazione del piano strategico” in corso, dice l'istituto di piazza Gae Aulenti L'articolo Unicredit: via libera della Bce alla partecipazione fino a 29,9% in Commerzbank. Ora la palla passa all’Antitrust tedesco proviene da FIRSTonline.

Mar 14, 2025 - 12:58
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Unicredit: via libera della Bce alla partecipazione fino a 29,9% in Commerzbank. Ora la palla passa all’Antitrust tedesco
Torre Unicredit a Milano
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La scalata di Unicredit alla banca tedesca Commerzbank fa un altro passo in avanti. Stamane Unicredit ha infatti ricevuto l’autorizzazione della Bce ad acquisire una partecipazione diretta in Commerzbank fino al 29,9%, come era previsto da alcuni giorni. Tuttavia bisognerà aspettare il 2026 per vedere se effettivamente si trasformerà in un’acquisizione vera e propria: l’istituto di Piazza Gae Aulenti per sapere se può effettivamente convertire in azioni quel 18,5% che detiene in strumenti derivati deve aspettare il via libera anche dell’antitrust tedesco, atteso in una manciata di mesi, in 3/4 mesi.

L’approvazione della Bce “evidenzia la solidità finanziaria e l’ottemperanza regolamentare” della banca italiana, ma “vi sono ancora diversi fattori che determineranno qualsiasi sviluppo successivo e la relativa tempistica” dice con cautela Unicredit.

Il titolo Unicredit a Piazza Affari a metà mattina si riporta in territrio leggermente positivo a 51,06 euro (+0,039%) dopo un minimo poco dopo l’apertura a 50,49 euro. Negli ultimi 5 giorni il titolo ha perso quasi il 5%.

La tabella di marcia si sposta al 2026. La palla passa alla Germania

L’istituto fa sapere che la decisione di un investimento oltre quello attuale in Commerzbank “non è probabile” nel 2025 e che “il focus resta sulla realizzazione del piano strategico” in corso. UniCredit “resta in attesa dell’opportunità di avviare un dialogo costruttivo con il nuovo governo della Repubblica Federale della Germania, una volta formatosi” e spiega che “come azionisti, siamo lieti di riscontrare che il nostro investimento ha determinato un cambiamento positivo in Commerzbank che, insieme alle recenti prospettive più ottimistiche dell’economia tedesca, ha determinato un sostanziale apprezzamento del titolo. Tuttavia, solo un significativo lasso di tempo potrà dimostrare l’effettiva esecuzione del piano e stabilire se tale apprezzamento del titolo sia giustificato e sostenibile”. Quindi la tempistica originale dell’istituto per decidere se procedere o meno con una potenziale aggregazione “si estenderà probabilmente ben oltre la fine del 2025″.

A dicembre l’istituto guidato da Andrea Orcel aveva fatto sapere di aver “presentato la documentazione regolamentare necessaria per acquisire una quota di Commerzbank superiore al 10% e fino al 29,9%” e che la posizione complessiva della banca in Commerzbank ammontava a circa il 28%, di cui il 9,5% attraverso la partecipazione diretta e circa il 18,5% attraverso strumenti derivati.