Ucraina, c’è l’intesa con gli Usa: sì di Kiev a tregua di 30 giorni (e tornano gli aiuti di Trump). Putin sarà d’accordo?
Usa-Ucraina, intesa per 30 giorni di tregua e tornano gli aiuti di Washington a Kiev. Al vertice di Gedda sì di Zelensky all'accordo (comprese le terre rare). Rubio: la palla ora è in campo russo. Trump: spero di poter parlare presto con Putin L'articolo Ucraina, c’è l’intesa con gli Usa: sì di Kiev a tregua di 30 giorni (e tornano gli aiuti di Trump). Putin sarà d’accordo? proviene da FIRSTonline.


Ucraina, l’intesa con gli Usa c’è. Kiev ha infatti ha appoggiato la proposta statunitense di un cessate il fuoco di 30 giorni con la Russia, in cambio della quale Washington ha annunciato la revoca “immediata” della sospensione degli aiuti all’Ucraina, durante il vertice di Gedda, in Arabia Saudita. Il segretario di Stato americano Marco Rubio ha dichiarato ieri in serata che l’Ucraina ha accettato “negoziati immediati” con la Russia, che era assente dai colloqui, e che la palla era ora nel campo di Mosca per accettare una tregua.
Ucraina, c’è l’intesa con gli Usa: 30 giorni di tregua
Gli Stati Uniti devono ora “convincere” la Russia ad accettare il cessate il fuoco di 30 giorni, ha dichiarato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. “L’Ucraina accetta questa proposta”, ha aggiunto durante il suo discorso quotidiano trasmesso sui social network. La questione ora è “come” e non “se” la guerra in Ucraina deve finire, ha dichiarato Mike Walz, consigliere per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti. I due Paesi hanno anche concordato di concludere un accordo sui minerali ucraini “il prima possibile”, secondo la dichiarazione finale pubblicata dopo oltre otto ore di discussioni. L’incontro si è tenuto a Gedda sul Mar Rosso, poche ore dopo il più grande attacco di droni da parte di Kiev sul territorio russo da quando la Russia ha invaso l’Ucraina nel febbraio 2022.
Ucraina, tornano gli aiuti degli Stati Uniti a Kiev
Dopo oltre tre anni di guerra, dunque, ecco la proposta di cessate il fuoco parziale con la Russia. Gli aiuti militari Usa a Kiev e la condivisione di intelligence erano stati interrotti dop l’alterco nello Studio Ovale, il 28 febbraio scorso, tra il presidente degli Stati Uniti Donald Trump e Zelensky.
“L’Ucraina ha espresso la sua disponibilità ad accettare la proposta degli Stati Uniti per un cessate il fuoco immediato e provvisorio di 30 giorni, che può essere esteso di comune accordo tra le parti e che è soggetto alla simultanea accettazione e attuazione da parte della Federazione Russa”, si legge nella dichiarazione congiunta pubblicata oggi. “Gli Stati Uniti faranno sapere alla Russia che la reciprocità russa è la chiave della pace”, ha aggiunto la dichiarazione. Poi, “gli Stati Uniti toglieranno immediatamente la sospensione della condivisione dell’intelligence e riprenderanno l’assistenza alla sicurezza dell’Ucraina”, secondo la dichiarazione congiunta.
Ucraina, le accuse del Cremlino
Marco Rubio e il ministro degli Esteri ucraino Andriy Sybiga hanno partecipato all’incontro, in un momento in cui Trump sta facendo pressione sull’Ucraina per porre fine alla guerra. “Siamo pronti a fare di tutto per raggiungere la pace”, ha dichiarato il capo dell’ufficio presidenziale ucraino, Andrii Iermak, entrando nella sala dei negoziati. In questo contesto, l’Ucraina ha affermato che il massiccio attacco condotto con centinaia di droni, che ha preso di mira Mosca e la sua regione, a più di 400 chilometri dal confine ucraino, dovrebbe “incoraggiare” il presidente russo Vladimir Putin ad accettare una tregua aerea. L’attacco ha ucciso tre persone, secondo le autorità municipali. Il Cremlino ha accusato Kiev di aver colpito “infrastrutture sociali, edifici residenziali”. Secondo Mosca, 343 droni sono stati abbattuti nell’attacco, che ha preso di mira anche la regione di Kursk, al confine con l’Ucraina. In Ucraina, i bombardamenti russi hanno ucciso sei persone martedì nella regione di Donetsk, nell’est del Paese, secondo il suo governatore. Interrogato sui negoziati in Arabia Saudita, il Cremlino ha affermato che spetta all’Ucraina dimostrare di essere pronta a fare la pace. “Non importa cosa (ci) aspettiamo”, ha detto bruscamente il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov.
Ieri in serata, intanto, il colonnello Pavlo Palisa, vicecapo dell’ufficio presidenziale ucraino, ha riferito che l’assistenza alla sicurezza da parte degli Stati Uniti all’Ucraina è già stata ripristinata. “Ho la conferma che l’assistenza alla sicurezza degli Stati Uniti è stata ripristinata. Gli accordi stanno iniziando a essere implementati. La lotta continua!”, ha scritto su Facebook Palisa, che faceva parte della delegazione Ucraina a Gedda.
Ucraina, Putin accetterà la tregua?
Ora tutti gli occhi sono puntati sul Cremlino, per vedere se Vladimir Putin accetterà la proposta di tregua e di avvio di negoziati con Kiev. La risposta tuttavia potrebbe anche non essere così netta, con Mosca che ribadisce a parole la sua disponibilità al dialogo ma che continua ad insistere sulle sue richieste, molto difficili da accettare per la controparte. E la prova del fuoco potrebbe arrivare a stretto giro, in un nuovo colloquio tra lo zar e il presidente Usa che lo stesso Trump ha preannunciato possa avvenire già entro questa settimana.