Trump inizia il tour nel Golfo. Prima tappa Arabia Saudita: faccia a faccia con Bin Salman
Si tratta del primo importante viaggio diplomatico all'estero del secondo mandato del presidente americano. Atteso anche in Qatar e negli Emirati Arabi Uniti. Forse in Turchia L'articolo Trump inizia il tour nel Golfo. Prima tappa Arabia Saudita: faccia a faccia con Bin Salman proviene da Open.

Il Presidente americano Donald Trump è atterrato questa mattina a Riad, in Arabia Saudita, la prima tappa della sua missione nella regione mediorientale. Nei prossimi giorni è atteso anche in Qatar e negli Emirati Arabi Uniti, in quello che è il suo primo importante viaggio diplomatico all’estero del secondo mandato.
Il viaggio diplomatico di Trump in Medio Oriente
Al suo arrivo è stato steso un tappeto viola sotto l’Air Force One, da cui Trump è sceso, accolto dal principe ereditario del Paese Mohammed bin Salman. Dopo lo scambio di saluti i due sono entrati in una sala dell’aeroporto. Della delegazione statunitense fanno parte anche il segretario di Stato Marco Rubio, il segretario alla Difesa Pete Hegseth, al Commercio Howard Lutnick e all’Energia Chris Wright. La giornata è fitta di appuntamenti: la prima tappa è al palazzo reale saudita dal principe ereditario, per un faccia a faccia su temi legati alla situazione di Gaza e al dossier del nucleare iraniano. Poi, accompagnato da Elon Musk, Trump partecipa al Saudi-Us Investmemt Forum, l’occasione per stringere accordi e alla quale sono presenti anche alcuni big della Silicon Valley e di Wall Street, come il fondatore di Meta Mark Zuckerberg, il guru di Nvidia, Sam Altman, e il numero uno di BlacRok, Larry Fink.
La giornata, secondo il programma ufficiale, si chiuderà con una cena di Stato con i membri del Consiglio di Cooperazione del Golfo al quale partecipano Bahrein, Kuwait, Oman, Qatar, Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti. Ma non è escluso che nel corso della visita a Riad Trump possa incontrare il presidente dell’Autorità nazionale palestinese Abu Mazen, il presidente libanese, Joseph Aoun, e il presidente siriano, Ahmed al-Sharaa. Il tycoon partirà poi alla volta di Doha e di Abu Dhabi. Infine, la grande incognita del viaggio di Trump: la possibile tappa a Istanbul per l’eventuale faccia a faccia Putin-Zelensky che, con la mediazione del presidente turco Recep Tayyip Erdogan, potrebbe rappresentare una svolta sul fronte della guerra ucraina.
L’incontro tra Trump e l’ex ostaggio Alexander a Doha non ci sarà
Salta, invece, l’incontro di Trump con l’ostaggio rilasciato ieri, dopo 584 giorni, da Hamas. La famiglia di Idan Alexander, soldato delle Idf, ha dichiarato che il giovane non andrà in Qatar per incontrare il tycoon – che domani sarà a Doha per la seconda tappa del suo viaggio diplomatico -, perché «le sue condizioni mediche richiedono riposo». I due si incontreranno «negli Stati Uniti in un secondo momento», ha aggiunto la famiglia in un comunicato. Intanto, però Trump e Alexander hanno avuto una conversazione telefonica, in occasione della visita dell’inviato Usa Steve Witkoff ad Alexander. «Oggi ho avuto l’onore di incontrare Idan Alexander e di dargli il benvenuto a casa – si legge in un post su X di Witkoff -. Dopo mesi di prigionia, il mondo è ispirato dal suo coraggio e dalla sua capacità di recupero. Il suo ritorno dà speranza a molti. Abbiamo anche avuto l’opportunità di parlare con il presidente Usa la cui leadership ha reso possibile tutto questo. Restiamo impegnati a riportare a casa fino all’ultimo ostaggio».
May 13, 2025
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