Sospeso lo spot di U-Power con Diletta Leotta: “Sessualizza un bambino”
Lo spot di U-Power che vedeva protagonista Diletta Leotta è stato sospeso dall’Istituto di autodisciplina pubblicitaria poiché i primi secondi della pubblicità rappresenterebbero la “sessualizzazione di un bambino”. Nella pubblicità dell’azienda che produce scarpe da lavoro si vedeva un bambino, di circa 6 o 7 anni, il quale rimaneva stupido nel vedere una cantante esibirsi […]

Lo spot di U-Power che vedeva protagonista Diletta Leotta è stato sospeso dall’Istituto di autodisciplina pubblicitaria poiché i primi secondi della pubblicità rappresenterebbero la “sessualizzazione di un bambino”. Nella pubblicità dell’azienda che produce scarpe da lavoro si vedeva un bambino, di circa 6 o 7 anni, il quale rimaneva stupido nel vedere una cantante esibirsi in minigonna. “La prima volta che sei rimasto senza parole. Lasciati stupire ancora una volta” affermava, poi, Diletta Leotta nello spot. Immagini che violano l’articolo 11 del Codice di autodisciplina della comunicazione commerciale.
A dare la notizia è stata la giornalista Selvaggia Lucarelli che per prima aveva sollevato il problema. Nella sua newsletter, infatti, Selvaggia Lucarelli ha informato gli utenti del fatto che il giurì ha ordinato “la cessazione immediata” della pubblicità dal momento che è abbastanza evidente che l’espressione “la prima volta che sei rimasto senza parole” è riferita al bambino e al suo sguardo diretto alla donna presente di fronte a lui. A suo tempo, la giornalista aveva denunciato: “La pubblicità di Diletta Leotta per le solite scarpe infortunistiche sono sempre state brutte e vabbè. Hanno sempre avuto quel gusto anni ’90 nell’ammiccare al sesso, col corpo di Leotta al centro, raccontato come oggetto del desiderio maschile. L’ultimo spot però fa un passio ulteriore: la pubblicità mette ancora al centro il corpo di Leotta con una ripresa di lei in minigonna inguinale e ripresa dal basso. Solo che questa volta lo sguardo maschile del desiderio, protagonista del solito spot sessualizzante, è quello di un bambino che avrà 7 anni”.