Scoperta eccezionale in Egitto: è la prima tomba di un faraone trovata dopo oltre un secolo

Quando l’archeologo britannico Piers Litherland ha alzato gli occhi e ha visto il soffitto della camera funeraria dipinto di blu con stelle gialle, ha capito immediatamente di aver fatto una scoperta senza precedenti. Aveva appena individuato la prima tomba scavata nella roccia di un faraone egiziano ritrovata in più di un secolo. Litherland aveva trascorso...

Mar 5, 2025 - 18:34
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Scoperta eccezionale in Egitto: è la prima tomba di un faraone trovata dopo oltre un secolo

Quando l’archeologo britannico Piers Litherland ha alzato gli occhi e ha visto il soffitto della camera funeraria dipinto di blu con stelle gialle, ha capito immediatamente di aver fatto una scoperta senza precedenti. Aveva appena individuato la prima tomba scavata nella roccia di un faraone egiziano ritrovata in più di un secolo.

Litherland aveva trascorso oltre dieci anni a esplorare i wadi occidentali nei pressi della Valle dei Re, in Egitto, quando si è imbattuto in una scalinata nascosta, che lo ha condotto alla tomba. Dopo mesi di scavi e rimozione di detriti alluvionali, è stato confermato che apparteneva a Thutmose II, faraone che regnò tra il 1493 e il 1479 a.C.

Un ritrovamento inizialmente attribuito a una regina

Durante le prime fasi degli scavi, Litherland e il suo team erano convinti che la tomba appartenesse a una consorte reale. Tuttavia, quando sono riusciti a raggiungere la camera funeraria, hanno notato immediatamente la maestosità della struttura e la decorazione del soffitto con scene tratte dall’Amduat, un testo sacro riservato esclusivamente ai sovrani.

È stato in quel momento che l’archeologo ha compreso di aver fatto una delle scoperte più significative dai tempi di Tutankhamon:

È stato un momento di sbalordimento assoluto. Quando sono uscito dalla tomba, mia moglie mi aspettava fuori. L’unica cosa che sono riuscito a fare è stata scoppiare in lacrime.

Convinto di trovare resti umani all’interno della sepoltura, Litherland ha proseguito gli scavi con l’aspettativa di rinvenire un sarcofago, ma la realtà si è rivelata ben diversa.

Invece di resti umani o manufatti intatti, la squadra si è trovata davanti a una tomba completamente vuota. Il motivo, però, non era il saccheggio: la camera funeraria era stata deliberatamente svuotata. Le ricerche hanno rivelato che la struttura era stata costruita sotto una cascata naturale e, a circa sei anni dalla sepoltura del faraone, era stata inondata dall’acqua, rendendola inagibile.

I resti di Thutmose II, secondo Litherland, furono probabilmente trasferiti altrove attraverso un corridoio secondario. La conferma dell’identità del faraone è arrivata solo dopo un meticoloso esame dei detriti, in cui il team ha rinvenuto frammenti di alabastro recanti il suo nome.

Probabilmente si sono rotti proprio durante lo spostamento della sepoltura. E per fortuna, perché è stato grazie a questi frammenti che abbiamo scoperto a chi appartenesse realmente la tomba.

La possibilità di un secondo sepolcro ancora intatto

La scoperta è il risultato di una missione congiunta tra la New Kingdom Research Foundation, un’istituzione accademica britannica indipendente diretta da Litherland, e il Ministero egiziano del Turismo e delle Antichità, in collaborazione con il McDonald Institute for Archaeological Research dell’Università di Cambridge.

Thutmose II, oltre a essere marito e fratellastro della celebre faraona Hatshepsut, era anche padre di Thutmose III, uno dei più grandi sovrani della XVIII dinastia.

Secondo Litherland, la scoperta fornisce una risposta a uno dei grandi enigmi dell’archeologia egizia: il luogo di sepoltura dei faraoni della prima XVIII dinastia. “Fino a oggi, si credeva che la sua tomba dovesse trovarsi sull’altro versante della montagna, vicino alla Valle dei Re,” ha spiegato l’archeologo.

Mohsen Kamel, assistente alla direzione degli scavi, ha poi suggerito una possibilità ancora più sorprendente: se il contenuto della tomba è stato effettivamente trasferito altrove, potrebbe esistere un secondo sepolcro di Thutmose II ancora intatto. Se confermata, questa scoperta potrebbe rivelarsi una delle più grandi nella storia dell’archeologia egizia.

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Fonte: The Conversation

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