Sanità e fondi del Pnrr: quanto è stato speso (ma i cantieri sono fermi o in ritardo)

Quadro non facile fondi del Pnrr (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) investiti in sanità. A tre anni dall’avvio del Pnrr e con meno di un anno e mezzo alla scadenza fissata per giugno 2026, l’attuazione della Missione Salute (M6) procede con difficoltà. I dati presentati dalla Cgil dipingono un quadro allarmante: troppi progetti sono […] L'articolo Sanità e fondi del Pnrr: quanto è stato speso (ma i cantieri sono fermi o in ritardo) proviene da Economy Magazine.

Feb 19, 2025 - 15:47
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Sanità e fondi del Pnrr: quanto è stato speso (ma i cantieri sono fermi o in ritardo)

Quadro non facile fondi del Pnrr (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) investiti in sanità. A tre anni dall’avvio del Pnrr e con meno di un anno e mezzo alla scadenza fissata per giugno 2026, l’attuazione della Missione Salute (M6) procede con difficoltà. I dati presentati dalla Cgil dipingono un quadro allarmante: troppi progetti sono ancora in fase di progettazione o avanzano con ritardi significativi, mettendo a rischio il raggiungimento degli obiettivi prefissati.

Secondo l’analisi del sindacato, a dicembre 2024 risultano finanziati 10.084 progetti per un valore complessivo di 19,2 miliardi di euro. Tuttavia, tra gli 8.871 progetti monitorati, solo il 35% è stato completato, mentre il 40,8% presenta ritardi in almeno una fase di realizzazione. La situazione appare particolarmente critica per la creazione delle Case e degli Ospedali di Comunità, strutture chiave per rafforzare l’assistenza sanitaria territoriale.

Case della Comunità: fondi stanziati, ma lavori al rallentatore

I dati mostrano che, per le Case della Comunità, sono stati finanziati progetti per 1.416 strutture con un investimento di 2,8 miliardi di euro. Tuttavia, a dicembre 2024, i pagamenti effettuati ammontavano appena a 261 milioni, meno del 10% delle risorse disponibili. Solo 25 strutture risultano completate e collaudate, mentre 885 progetti (62,6%) presentano almeno un ritardo.

Nel dettaglio, i lavori sono in corso per 598 Case della Comunità (42,4%), ma l’esecuzione procede a rilento. In particolare, l’avvio delle opere è in ritardo per 631 strutture (44,8%) e la conclusione dei lavori è slittata per altre 103 (7,3%). Ad oggi, solo 53 Case della Comunità (3,8%) hanno completato i lavori.

Ospedali di Comunità: avanti troppo piano

Non meno preoccupante è la situazione degli Ospedali di Comunità, pensati per garantire cure intermedie e decongestionare gli ospedali principali. Dei 1,3 miliardi di euro stanziati per 427 strutture, solo 10 sono state completate e collaudate (2,3%). Inoltre, 146 progetti restano bloccati alla fase di progettazione esecutiva.

Alla fine del 2024, erano stati spesi appena 100 milioni di euro, pari al 7,9% dei fondi disponibili. I lavori risultano conclusi solo per 20 strutture (4,7%), mentre sono ancora in corso in 184 ospedali (43,3%). Anche qui, le criticità sono evidenti: l’avvio dei lavori è in ritardo per 193 strutture (45,4%), mentre il termine delle opere slitta per altre 23 (5,4%).

Il quadro italiano Regione per Regione

L’analisi della Cgil evidenzia anche forti squilibri territoriali. Le regioni più in difficoltà sono Molise, Calabria e Sardegna, mentre le più virtuose risultano essere Valle d’Aosta, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna e Veneto.

La segretaria confederale della Cgil, Daniela Barbaresi, ha espresso grande preoccupazione: “È difficile immaginare che il Governo riesca a completare tutti i lavori entro giugno 2026. Inoltre, resta irrisolto il problema del personale: costruire strutture senza garantire risorse umane adeguate significa lasciare incompiuta la riforma. Per Case e Ospedali di Comunità servono almeno 33mila nuove assunzioni”.

Secondo Barbaresi, solo un forte investimento nella sanità territoriale potrebbe ridurre le liste d’attesa e alleggerire la pressione sugli ospedali, evitando ricoveri impropri e sovraffollamento nei Pronto soccorso.

 

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