Quell’alchimia saporosa che fa la differenza

Nel cuore pulsante di Milano, il ristorante L'Alchimia, casa dello chef Giuseppe Postorino, propone esperienze sensoriali tout court che combinano in modo sapiente, quasi sfrontato, tradizione italiana e contemporaneità L'articolo Quell’alchimia saporosa che fa la differenza proviene da Economy Magazine.

Feb 15, 2025 - 08:19
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Quell’alchimia saporosa che fa la differenza

La grande cucina è una questione di alchimia, connubio perfetto di tanti, piccoli, dettagli che insieme fanno la differenza. Proprio come quelli che si ritrovano in un ristorante molto apprezzato da chi di cucina se ne intende nel cuore pulsante di Milano che non a caso si chiama proprio L’Alchimia. Una realtà in grado di interpretare la grande tradizione italiana con coraggio e con un alto tasso di innovatività proponendo viaggi sensoriali che abbracciano presente e futuro. Il ristorante, fondato e gestito con passione e dedizione dall’imprenditore e ristoratore milanese Alberto Tasinato, è una sintesi perfetta tra tradizione e modernità, un luogo dove ogni piatto racconta una storia fatta di ricerca, qualità e creatività. La “bellissima casa dei milanesi”, così come piace definirlo allo staff e ai suoi frequentatori più assidui, non è solo un ristorante, ma un punto di riferimento per chi cerca un’esperienza gastronomica che celebri la storia di Milano e della sua cucina, senza mai rinunciare a un tocco di innovazione.

Un aspetto importante de L’Alchimia, oltre ovviamente alla cucina, è l’estetica, che in continuità con il menù, porta in scena una Milano che cambia, ma che non perde mai la sua identità. Le pareti del ristorante sono arricchite dalle fotografie in bianco e nero di Cesare Colombo, uno dei più importanti fotografi milanesi che con la sua macchina fotografica ha raccontato la città, immortalandone la trasformazione dai primi Anni ’50 al 2015. Le immagini scelte da Tasinato riflettono la filosofia de L’Alchimia, fatta di condivisione e accoglienza, di attenzione al dettaglio e di rispetto per il territorio e le sue tradizioni. Accanto alle fotografie di Colombo, lo spazio si arricchisce con gli iconici pezzi dell’Atelier Fornasetti, un altro nome legato indissolubilmente alla creatività milanese. In un gioco di bianchi e neri, che rimandano alla dualità e alla ricerca dell’equilibrio, le opere di Fornasetti creano un’atmosfera unica, dove ogni angolo del ristorante è pensato per stimolare l’immaginazione e la riflessione, come un viaggio tra passato e futuro, tradizione e innovazione.

Ma è soprattutto il menù a essere protagonista, ideato da Giuseppe Postorino, uno degli chef ormai più apprezzati della ristorazione milanese, forte di una visione della cucina che si fonda sulla consapevolezza e sulla responsabilità, non solo nei confronti degli ospiti, ma anche della sua brigata e della filiera produttiva. Il suo è un approccio alla cucina lontano dagli eccessi delle mode culinarie e delle star della gastronomia, a cui preferisce una ricerca più profonda, che passa attraverso la tecnica, l’equilibrio dei sapori e l’esplorazione di nuovi linguaggi gastronomici. Lo chef Postorino è un vero poeta della cucina, capace di trasformare ingredienti semplici in piatti straordinari, grazie a una tecnica impeccabile e una visione creativa che esalta le tradizioni senza mai snaturarle. Con il suo arrivo nel 2019 ha portato nuova linfa vitale al ristorante, ottenendo numerosi premi e riconoscimenti da parte della critica gastronomica e dei migliori esperti del settore.

L’Alchimia non è solo un ristorante di lusso, è un viaggio nei sapori e nei profumi della tradizione gastronomica milanese, reinterpretati in chiave moderna e creativa. Il menu, che cambia ovviamente nel corso dell’anno in base alle stagioni, è un percorso degustativo che ripercorre la storia del ristorante e della sua cucina, riproponendo piatti iconici che da sempre hanno conquistato i palati dei milanesi e non solo. Tra quelli più apprezzati, la ricciola cruda con culatello Boschi Fratelli e crema di arachidi, una combinazione sorprendente che unisce freschezza e sapidità in un equilibrio perfetto. E, ancora, i tagliolini in fondo al mare, dove la pasta fatta a mano si sposa con la salsa marinara e il ragù di crostacei, un piatto che celebra il mare e le sue ricchezze. Tra le altre principali proposte, spiccano anche il rombo poché con spuma di funghi, foie gras e limone salato, un piatto che mescola sapori delicati e decisi, e il coniglio grigio di Carmagnola alla Wellington, con salsa rubra e polvere di peperone crusco, una rivisitazione della tradizione che regala un’esperienza sensoriale unica. Spettacolare è anche Luna, una sfera ripiena di mousse al cioccolato caramelia con cuore di frutti esotici, guacamole dolce di avocado e latte di cocco: un dolce che gioca sul contrasto di consistenze e sapori, offrendo una sintesi perfetta della cucina de L’Alchimia, fatta di tradizione, innovazione ed equilibrio. Nell’offerta culinaria del ristorante anche alcuni piatti simbolo della cucina milanese, come il risotto allo zafferano, riproposto secondo una ricetta che risale al 1574, o la cotoletta impanata, che rappresentano non solo la storia di Milano, ma anche quella della cucina italiana.

Ogni piatto è preparato con ingredienti di altissima qualità, provenienti da piccoli produttori italiani selezionati con cura e attenzione, per garantire una cucina che non è solo buona, ma che rispetta e celebra la filiera produttiva. Di prim’ordine anche la cantina, affidata al sommelier Matteo Freni, che vanta oltre 900 etichette di vini provenienti da tutto il mondo; una selezione che spazia dai grandi classici alle etichette più rare e ricercate, pensata per soddisfare anche i palati più esigenti. Accanto ai vini, una carta dei cocktail in continua evoluzione, con twist creativi e cocktail tradizionali che si abbinano perfettamente ai piatti della cucina, creando un’esperienza completa e avvolgente. E non mancano nemmeno i tè, con una selezione unica nel suo genere che offre una varietà di infusi pensati per accompagnare ogni momento del pasto, dal pranzo all’after dinner. In un ristorante di altissima qualità come L’Alchimia ovviamente anche il servizio occupa un posto centrale, con un’attenzione quasi maniacale a ogni dettaglio e all’esperienza complessiva del cliente, aspetto su cui ha sempre puntato Alberto Tasinato, vera anima de L’Alchimia insieme con lo chef e padrone di casa perfetto, che si distingue per la sua empatia e la sua dedizione, sempre presente, ma discreto, capace di gestire con eleganza e maestria ogni aspetto del ristorante.

Aspetti che si riflettono anche nella cura, perfetto mix di eleganza e funzionalità, della location. Con i suoi 260 metri quadrati e gli oltre 80 coperti, il ristorante si presta a diverse tipologie di eventi, dai pranzi e cene intime a grandi eventi e cerimonie. La struttura è divisa in due zone: il lounge bar, con il suo bancone dallo stile retrò e i tavoli alti, e la zona ristorante, con salette private e spazi riservati che permettono di godere di un’esperienza più intima e personalizzata. La Sala Langhe, un tradizionale privé interamente arredato con boiserie e bottiglie di pregio, offre un’atmosfera unica grazie alla finestra che affaccia sulla cucina, dove gli ospiti possono osservare da vicino la brigata al lavoro. La Sala Zafferano, invece, è una sala polifunzionale che può ospitare fino a 16 persone per meeting o degustazioni, dotata di un sistema tecnologico avanzato che consente di seguire in diretta le fasi della preparazione dei piatti.

L’interior design del ristorante è un gioco di materiali naturali che creano un’atmosfera calda e accogliente, lussuosa ed elegante quanto conviviale, dove il legno e i mattoni a vista si combinano perfettamente con l’arredamento moderno e raffinato. Cornice perfetta per quello che è già diventato nel panorama milanese un vero e proprio tempio della cucina, dove ogni piatto, ogni dettaglio, è pensato per offrire un’esperienza indimenticabile, capace di nutrire e rendere più felici palato e spirito.

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