PrimaFestival 2025, Gabriele Corsi commosso per Cristicchi. Ed è un momento bellissimo…

"C'è qualcosa di cui non mi vergognerò mai e sono le mie lacrime" dice Corsi, ancora commosso dopo la messa in onda dell'incontro con Cristicchi

Feb 10, 2025 - 02:00
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PrimaFestival 2025, Gabriele Corsi commosso per Cristicchi. Ed è un momento bellissimo…

Vedere Gabriele Corsi a Sanremo è una soddisfazione. Una gioia per chi lo segue da anni in radio e in tv e lo apprezza per la sua professionalità e per quel suo modo di condurre e di essere, senza filtri, con l’entusiasmo sincero di giocare, di partecipare, di ‘commuoversi’, nel senso di muoversi con e verso chi lo affianca in qualsiasi ruolo sia, ospite, collega, concorrente. Chi lo conosce televisivamente ‘meno’ – come il pubblico di Rai 1 – ha avuto modo di farlo meglio nella puntata di PrimaFestival di questa sera, domenica 9 febbraio 2025, nell’incontro – ché intervista è altro – con Simone Cristicchi al termine delle sue prove. Cristicchi porta in gara “Quando sarai piccola”, un brano dedicato alla madre malata di Alzheimer col quale ha già vinto il Premio Lunezia 2025.

“Quando sarai piccola ti aiuterò a capire chi sei,
ti starò vicino come non ho fatto mai.
[…]
Giocheremo a ricordare quanti figli hai,
che sei nata il 20 marzo del ’46.
Se ti chiederai il perché di quell’anello al dito
ti dirò di mio padre ovvero tuo marito.
Ti insegnerò a stare in piedi da sola,
a ritrovare la strada di casa.
Ti ripeterò il mio nome mille volte
perché tanto te lo scorderai”

si legge nel testo scritto dallo stesso Cristicchi e da Nicola Brunialti. Basta leggerle le parole per avere il cuore stretto in una morsa e sarà difficile non commuoversi con la sua esibizione. Se ci siamo commossi con “Ti regalerò una rosa”, con cui Cristicchi ha vinto Sanremo 2007, come potremo evitare le lacrime con questo brano?

A darci un assaggio di quello che probabilmente succederà martedì 11 febbraio ai più – almeno a quelli dotati di cuore e neuroni specchio –  ci ha pensato Gabriele Corsi che si è commosso davvero, fino alle lacrime, nel commentare con Cristicchi la sua esibizione. Lui come ‘uno di noi’, plastica dimostrazione di come la conduzione non voglia dire ‘astrarsi da’/’stagliarsi su’ ma partecipare a un evento con il pubblico, senza per questo perdere in professionalità, anzi arricchendola di qualcosa di unico.