Partecipazione lavoratori impresa: primo sì al disegno di legge
Approvato alla Camera il disegno di legge sulla partecipazione dei lavoratori a livello gestionale, economico e consultivo: cosa prevede.

Il Disegno di Legge 1407 sulla partecipazione dei lavoratori alla gestione, al capitale e agli utili delle imprese è stato approvato dalla Camera lo scorso il 26 febbraio, in prima lettura e con ampi consensi, passando al Senato per la prosecuzione del suo iter parlamentare.
La proposta prevede meccanismi di coinvolgimento a livello gestionale, economico e finanziario. Obiettivo finale, rafforzare i principi di democrazia economica e favorire la sostenibilità delle imprese, in attuazione dell’articolo 46 della Costituzione.
Vediamo cosa prevede in concreto.
Il DDL sulla partecipazioni aziendale
Il disegno di legge rubricato “La partecipazione al lavoro. Per una governance d’impresa partecipata dai lavoratori” disciplina la partecipazione dei lavoratori alla gestione, all’organizzazione e ai profitti delle imprese. Il disegno di legge si applicherebbe anche alle società cooperative, prevedendo disposizioni compatibili con le specificità di questo tipo di organizzazione.
Propone una partecipazione gestionale tramite forme di collaborazione nelle decisioni strategiche dell’impresa, una partecipazione economica attraverso la condivisione degli utili e il capitale ed una partecipazione consultiva attraverso l’espressione di pareri sulle scelte aziendali.
L’obiettivo è quello migliorare il coinvolgimento dei lavoratori nelle decisioni aziendali, aumentando così il livello di occupazione e contribuendo al rafforzamento del sistema economico e sociale.
Partecipazione gestionale e organizzativa
Il disegno di legge propone il diritto dei lavoratori a partecipare alle decisioni strategiche delle imprese.
In particolare, nelle aziende che adottano un sistema dualistico (con consiglio di gestione e consiglio di sorveglianza), i lavoratori dovrebbero essere rappresentati nel consiglio di sorveglianza. Inoltre, negli statuti delle società, dove applicabili, dovrebbe essere prevista la partecipazione dei lavoratori al consiglio di amministrazione.
Questa misura vuole garantire che i lavoratori possano avere una voce in capitolo nelle decisioni che riguardano la gestione aziendale, dal momento che il coinvolgimento diretto porta a una maggiore coesione e produttività.
Partecipazione economica e finanziaria
Un punto chiave del disegno di legge riguarda il coinvolgimento economico e finanziario dei lavoratori, che avrebbero il diritto di beneficiare di piani di partecipazione al capitale sociale delle imprese. Il Capo III del ddl stabilisce che i lavoratori possano partecipare ai profitti aziendali, anche attraverso l’azionariato e altre forme di partecipazione al capitale. In particolare, le aziende potrebbero attribuire azioni ai lavoratori in sostituzione di premi di risultato.
Il disegno di legge prevede anche un’esenzione fiscale per i dividendi derivanti dalle azioni così attribuite ai lavoratori, fino a un massimo di 1.500 euro annui, a condizione che questi derivino da premi di risultato.
Partecipazione organizzativa
Un altro punto della proposta di legge riguarda la partecipazione organizzativa.
Le imprese dovrebbero poter creare commissioni paritetiche, composte da rappresentanti dei lavoratori e dell’impresa, per sviluppare piani di miglioramento dei prodotti, processi produttivi, servizi e organizzazione del lavoro. Si propone che queste commissioni possano suggerire innovazioni e miglioramenti, con l’obiettivo di aumentare la competitività e l’efficienza dell’impresa, beneficiando al contempo i lavoratori.
Partecipazione consultiva
In tema di partecipazione consultiva, si permetterebbe ai lavoratori di esprimere pareri sulle scelte aziendali. Come previsto nell’articolo 9, le rappresentanze sindacali unitarie o le commissioni paritetiche dovrebbero essere consultate preventivamente in merito alle decisioni aziendali che impattano sull’organizzazione del lavoro o sui diritti dei lavoratori.
Le consultazioni si terrebbero in modo trasparente ma riservato, e le aziende sarebbero obbligate a rispondere alle proposte avanzate dai lavoratori, come descritto nell’articolo 10.
Commissione nazionale per la partecipazione dei lavoratori
Il disegno di legge prevede infine l’istituzione di una Commissione nazionale permanente per la partecipazione dei lavoratori presso il CNEL, con il compito di monitorare e promuovere la partecipazione dei lavoratori alle decisioni aziendali, raccogliere buone pratiche e risolvere eventuali controversie interpretative.
La commissione sarebbe composta da rappresentanti del CNEL, del Ministero del lavoro e delle organizzazioni sindacali.