Oxford, condannata giudice Onu: ha ridotto in schiavitù la sua collaboratrice domestica

La donna, ugandese, era stata arrestata dalla polizia mentre si trovava nel Regno Unito per conseguire il suo dottorato di ricerca. Lei ha negato le accuse e si è anche appellata all’immunità diplomatica, ma la corte l’ha condannata

Mar 14, 2025 - 21:17
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Oxford, condannata giudice Onu: ha ridotto in schiavitù la sua collaboratrice domestica

Roma, 14 marzo 2025 – Una giudice ugandese delle Nazione Unite è stata condannata per aver ridotto in schiavitù una ragazza che avrebbe dovuto “aiutarla con le faccende domestiche”. L’episodio risale al febbraio 2023, quando Lydia Mugambe, 49 anni, stava conseguendo il dottorato di giurisprudenza presso all’Università di Oxford, nel Regno Unito. Qui aveva fatto arrivare una giovane che avrebbe dovuto lavorare come collaboratrice domestica, ma alla quale non era poi stato corrisposto nessun salario. Anzi le erano stati pure sottratti i documenti.

Il video dell’arresto 

All’epoca dell’arresto, Mugambe aveva invocato l’immunità diplomatica in quanto magistrato. “Sono un giudice nel mio paese, ho persino l’immunità. Non sono una criminale”, aveva protestato quando un ufficiale la polizia di Thames Valley l’ha informata che la stava arrestando ai sensi del Modern Slavery Act. Poi ha aggiunto: “Sono venuta qui come studentessa. Non ho bisogno di nessuno che lavori per me. Non l'ho portata io con me, è stata lei a chiedermelo, perché aveva già lavorato a casa mia”. Mugambe si è difesa sostenendo di aver sempre trattato con amore, cura e pazienza la giovane donna al suo servizio, la cui identità non può essere rivelata per motivi legali.