Omicida fa richiesta di asilo. Smascherato: scattano le manette

Su di lui un mandato di cattura internazionale: si era presentato in questura ma lì la Mobile lo ha arrestato. Nel marzo del 2021 era andato a casa di un connazionale pakistano e lo aveva ucciso a colpi di pistola .

Feb 14, 2025 - 08:01
 0
Omicida fa richiesta di asilo. Smascherato: scattano le manette

Ricercato in campo internazionale per omicidio, va in questura ad Arezzo per depositare una richiesta di protezione internazionale. La Polizia di Stato lo arresta. E’ un pakistano ricercato in campo internazionale ai fini dell’estradizione verso il Pakistan, per il reato di omicidio e destinatario di red notice Interpol. Nei giorni scorsi il pakistano si è presentato, accompagnato da un connazionale, all’ufficio immigrazione della Questura per depositare una richiesta di protezione internazionale. Ma qualcosa non tornava.

L’operatore, che ha ricevuto materialmente la richiesta, dopo aver effettuato i preliminari controlli ha notato che il soggetto non sembrava corrispondere alle generalità dichiarate, ha fatto quindi scattare un alert. In seguito all’intervento del personale della Squadra Mobile e al successivo foto segnalamento dell’uomo, si è quindi giunti alla sua identificazione: il cittadino pakistano era in verità un ricercato con mandato di cattura internazionale emesso dall’Autorità Giudiziaria del Pakistan per i reati di omicidio e lesioni. Dal confronto tra gli uomini della Squadra Mobile e l’Interpol è emerso che l’uomo era gravato da un ordine di arresto emesso nel febbraio 2022 dal Giudice del Distretto di Mandi (Pakistan) per il reato di omicidio (pena massima comminabile ergastolo), in quanto, a marzo 2021, il ricercato era entrato nell’abitazione di un connazionale aprendo il fuoco e colpendolo a morte. Dopo l’omicidio il pakistano era fuggito all’estero per evitare la cattura rendendosi così irreperibile e da qui l’emissione dell’ordine di arresto ai fini dell’estradizione e l’estensione delle ricerche in campo internazionale con successiva emissione della "red notice" da parte dell’Interpol.

In considerazione del grave capo di imputazione e del fatto che l’ingresso in Italia era da considerarsi irregolare, dal momento che dalla documentazione presentata non si evinceva né un valido titolo d’accesso, né un domicilio certo e che l’uomo era riuscito a fuggire dal Pakistan dopo la commissione del reato facendo perdere le sue tracce, e ritenuto fondato il pericolo di fuga, la Squadra Mobile di Arezzo ha arrestato l’uomo in osservanza del mandato di arresto internazionale inviato nel frattempo dall’Interpol all’ufficio investigativo.

L’uomo è stato portato nella casa circondariale di Arezzo e messo a disposizione del presidente della Corte d’Appello di Firenze che nelle prossime 48 ore deciderà in merito alla convalida dell’arresto e sull’eventuale applicazione di una idonea misura cautelare in attesa della estradizione verso il Pakistan. Dell’avvenuto arresto in esecuzione del relativo mandato di cattura internazionale ai fini dell’estradizione è stata data notizia, infine, all’Interpol, al Ministero della Giustizia e al Procuratore Generale presso la Corte d’Appello di Firenze.