Non solo Sanremo: quando Lucio Corsi pubblicò un album su 8 animali della Maremma

Lucio Corsi, giovane cantautore toscano originario di Vetulonia, piccolo borgo della Maremma, è stato tra i protagonisti dell’ultimo Festival di Sanremo classificandosi al secondo posto con la sua “Volevo essere un duro”. Un artista che prima della scorsa settimana era pressoché sconosciuto al grande pubblico ma che già nel passato aveva saputo ritagliarsi uno spazio...

Feb 19, 2025 - 13:05
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Non solo Sanremo: quando Lucio Corsi pubblicò un album su 8 animali della Maremma

Lucio Corsi, giovane cantautore toscano originario di Vetulonia, piccolo borgo della Maremma, è stato tra i protagonisti dell’ultimo Festival di Sanremo classificandosi al secondo posto con la sua “Volevo essere un duro”. Un artista che prima della scorsa settimana era pressoché sconosciuto al grande pubblico ma che già nel passato aveva saputo ritagliarsi uno spazio unico nel panorama musicale italiano grazie alla sua poetica profondamente legata alla natura.

Prendiamo ad esempio il suo album “Bestiario Musicale”, pubblicato il 27 gennaio 2017 per l’etichetta Picicca Dischi, che rappresenta una delle espressioni più autentiche della sua visione artistica. Il disco è un concept album ispirato alla fauna della sua terra, con otto brani dedicati ad altrettanti animali simbolici.

L’idea alla base di “Bestiario Musicale” nasce da un’osservazione attenta del territorio e delle creature che lo abitano. Corsi ha studiato le caratteristiche, le leggende e il significato culturale di ciascun animale, trasformando queste informazioni in racconti sonori avvolgenti e suggestivi.

Sul suo sito spiega da dove arriva l’idea del disco:

Ho preso otto animali tipici della mia zona, annotandomi tutte le caratteristiche e anche la mitologia che si portano dietro, e ho fatto un pezzo per ognuno di loro. Sono canzoni notturne perché gli animali selvatici escono prevalentemente la notte e sono in forma quasi del tutto acustica poiché nella macchia non si trovano molte prese di corrente per eventuali amplificatori (tranquilli non sono chitarra e voce ma arrangiate, in genere con chitarra, pianoforte, contrabbasso, spinetta e percussioni).

Quali sono gli animali protagonisti dell’album

L’atmosfera notturna pervade l’album, poiché gli animali selvatici tendono a muoversi dopo il tramonto, e la scelta musicale riflette questa dimensione intima e naturale: strumenti acustici come chitarra, pianoforte, contrabbasso e percussioni vengono usati per creare arrangiamenti essenziali ma evocativi.

Tra i protagonisti di questo viaggio musicale troviamo l’upupa, descritta come una creatura fiera che sfida i pregiudizi, e la civetta, simbolo della diversità spesso fraintesa. La lepre diventa protagonista di un’impresa straordinaria, raggiungendo la luna con un balzo, mentre la volpe è narrata attraverso un testo enigmatico e poetico.

L’istrice con la sua bellezza fatta di spine offre una delle immagini più intense dell’album e il cinghiale incarna la forza primitiva della natura. Il lupo e la lucertola completano il mosaico sonoro, con quest’ultima che chiude il disco con una riflessione sul cambiamento dei tempi e sulla riduzione dello spazio selvatico.

Quello di Lucio Corsi non è solo un omaggio agli animali, ma un racconto onirico e affascinante in cui la natura diventa metafora della condizione umana. Con uno stile che mescola folk, cantautorato e poesia visionaria, il giovane artista toscano già in quel disco riusciva a trasportare l’ascoltatore in un mondo parallelo, dove il confine tra realtà e fantasia si fa labile. “Bestiario Musicale” è un viaggio sonoro che risveglia l’immaginazione e invita a riscoprire il legame profondo con la natura, proprio come nelle fiabe che ci raccontavano da bambini.

Di seguito vi lasciamo, come esempio, il testo del brano “L’upupa”:

C’è un movimento punk nella foresta

Gli alberi con i capelli verdi sulla testa

E le galline con le creste vengono mal viste dalla guardia di finanza

Che non si accorge della gazza ladra e del crimine che avanza

E cantano in mutande i cori di cicale

Che lasciano i vestiti sulle reti del mare

Le grandi distorsioni, le sperimentazioni, i grilli sintetizzatori

La musica elettronica nasce dai calabroni

C’è un movimento punk nella foresta

Gli alberi con i capelli sempre verdi sulla testa

C’è un movimento punk ai limiti del bosco

Con l’upupa che canta allegra le sue origini di zebra

E se ne frega di chi la vede come un male

Di chi la vede come un ponte tra il mondo dei vivi e il mondo delle ombre

Nel movimento punk che gira tra le piante

Dicono che hai preso il volo un pomeriggio nel deserto

Col sole che batteva le sue mani gialle sulla schiena dei leoni

Ti sei staccata da un disegno dentro le piramidi vicino ai faraoni

Nel movimento punk della foresta

Gli alberi han la testa tra le nuvole e i piedi sotto terra

Nel movimento punk ai limiti del bosco

C’è l’upupa che canta allegra le sue origini di zebra

E se ne frega di chi la vede come un male

Di chi la vede come un ponte tra il mondo dei vivi e il mondo delle ombre

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