Meteo, il GELO Non è un BLUFF, ma ci vuole pazienza: ecco perché
Febbraio prosegue all’insegna della dinamicità atmosferica, con il nostro Paese posto al crocevia tra due diverse circolazioni che si contenderanno il predominio nei prossimi giorni. Da un lato, l’Europa orientale si appresta a ricevere una poderosa ondata di aria fredda, mentre dall’altro le correnti atlantiche, più miti e umide, tenteranno di imporsi da ovest. […] Meteo, il GELO Non è un BLUFF, ma ci vuole pazienza: ecco perché

Febbraio prosegue all’insegna della dinamicità atmosferica, con il nostro Paese posto al crocevia tra due diverse circolazioni che si contenderanno il predominio nei prossimi giorni.
Da un lato, l’Europa orientale si appresta a ricevere una poderosa ondata di aria fredda, mentre dall’altro le correnti atlantiche, più miti e umide, tenteranno di imporsi da ovest.
Il risultato sarà una configurazione estremamente complessa e in continua evoluzione, con la possibilità di eventi nevosi anche a quote relativamente basse in alcune regioni italiane.
La chiave di questa evoluzione risiede nell’interazione tra le masse d’aria in gioco. Le nevicate più intense, infatti, si verificano laddove il freddo continentale incontra il flusso umido oceanico, creando una zona di confluenza che potrebbe posizionarsi non lontano dalla nostra Penisola.
I principali modelli previsionali, tra cui GFS, indicano scenari ancora incerti, ma che sembrano convergere su due ipotesi principali: una più mite e una decisamente più rigida, capace di portare il gelo fino in pianura.
Nella prima ipotesi, l’Italia settentrionale e parte delle regioni centrali potrebbero essere interessate dall’interazione tra aria fredda e correnti umide, favorendo la formazione di precipitazioni nevose a bassa quota. Non si esclude che i fiocchi possano raggiungere localmente le aree pianeggianti, soprattutto tra il Nord-Est e l’Adriatico centrale.
Tuttavia, questa fase fredda potrebbe risultare transitoria, con il successivo spostamento verso est delle masse gelide, lasciando spazio a una nuova intrusione di correnti più miti di origine oceanica. In questo contesto, le condizioni meteorologiche tornerebbero prevalentemente perturbate, con piogge diffuse e nevicate relegate alle quote più elevate, soprattutto lungo l’arco alpino.
Il secondo scenario prevede invece un’irruzione più decisa di aria artica proveniente dal Nord Europa. Se questa ipotesi dovesse concretizzarsi, l’ingresso del gelo nel Mediterraneo avverrebbe già a partire da venerdì 14 febbraio attraverso la cosiddetta Porta della Bora, determinando un brusco abbassamento delle temperature su gran parte della Penisola.
Tale configurazione favorirebbe non solo l’arrivo del freddo intenso, ma anche la possibile formazione di un ciclone mediterraneo, un evento tipico in queste situazioni. La sua localizzazione sul Mar Tirreno potrebbe innescare una vera e propria tempesta invernale, con precipitazioni abbondanti soprattutto lungo il versante tirrenico del Centro-Sud e sulle due maggiori isole.
Gli effetti di questo scenario si manifesterebbero con nevicate a bassa quota su diverse regioni settentrionali e del medio Adriatico. La Lombardia sudorientale, il Veneto, l’Emilia-Romagna e le Marche potrebbero essere le aree più esposte al rischio di neve fino in pianura.
Con l’arrivo della sera, l’ulteriore afflusso di aria fredda in quota potrebbe scatenare bufere di neve sulle regioni adriatiche, con accumuli significativi già al di sotto dei 1000 metri su Marche, Abruzzo, Molise e Lazio. Più a sud, tra Campania e Basilicata, il limite della neve si attesterebbe intorno ai 1200 metri, rendendo il quadro meteorologico particolarmente movimentato e imprevedibile.
L’evoluzione della situazione resta comunque incerta e dipenderà dalle effettive traiettorie delle masse d’aria nei prossimi giorni. Se il freddo dovesse prevalere, ci troveremmo di fronte a un episodio invernale di grande rilievo, capace di portare neve e gelo su molte aree della Penisola.
Al contrario, se le correnti miti atlantiche riuscissero a imporsi con maggiore decisione, il freddo si ritirerebbe verso est, lasciando l’Italia sotto l’influenza di un clima più umido e piovoso.
Gli aggiornamenti dei prossimi giorni saranno determinanti per comprendere quale direzione prenderà l’inverno in questa fase di febbraio. L’Italia resta dunque sospesa tra due scenari opposti: uno dominato dal gelo e dalle nevicate fino a quote pianeggianti, l’altro caratterizzato da piogge diffuse e temperature più miti.
La battaglia tra l’aria fredda continentale e le correnti oceaniche è appena iniziata e solo il tempo dirà quale delle due forze avrà la meglio.
Meteo, il GELO Non è un BLUFF, ma ci vuole pazienza: ecco perché