Meteo di Marzo promette dapprima caldo poi neve in pianura
Possibile riscaldamento stratosferico finale a marzo: implicazioni per la troposfera Negli ultimi aggiornamenti dei modelli meteorologici, emerge una crescente probabilità di un riscaldamento stratosferico finale anticipato per la metà di Marzo. Secondo le previsioni, il 68% degli scenari indica un’inversione dei venti zonali, accompagnata da una scissione del vortice polare stratosferico. Se questa tendenza […] Meteo di Marzo promette dapprima caldo poi neve in pianura

Possibile riscaldamento stratosferico finale a marzo: implicazioni per la troposfera
Negli ultimi aggiornamenti dei modelli meteorologici, emerge una crescente probabilità di un riscaldamento stratosferico finale anticipato per la metà di Marzo. Secondo le previsioni, il 68% degli scenari indica un’inversione dei venti zonali, accompagnata da una scissione del vortice polare stratosferico. Se questa tendenza si concretizzasse, potrebbero verificarsi ripercussioni significative sulla troposfera già dalla fine di Marzo, con la possibilità di incursioni fredde alle medie latitudini.
Analisi delle mappe meteorologiche
Le due immagini mostrano previsioni relative alla stratosfera a 10 hPa, un livello cruciale per monitorare la stabilità del vortice polare.
La prima mappa (ECMWF) presenta una forte anomalia termica negativa, con temperature minime fino a -76,3°C e massime di -11°C. Il vortice polare appare fortemente disturbato, con una chiara separazione tra una zona di alta pressione (H) e una di bassa pressione (L). Questo è un segnale tipico di un possibile evento di warming stratosferico, che potrebbe culminare in una scissione del vortice.
La seconda mappa, riferita al 14 Marzo, mostra una struttura del vortice polare molto differente. Il geopotenziale a 10 hPa è elevato sulle latitudini settentrionali, suggerendo un riscaldamento in atto. L’incremento delle temperature stratosferiche e la decelerazione dei venti zonali (-36 m/s) sono segni inequivocabili di una rottura imminente del vortice polare.
Conseguenze sulla troposfera
Quando si verifica un riscaldamento stratosferico di questa entità, le conseguenze possono manifestarsi nella troposfera con un ritardo di alcuni giorni o settimane. I principali effetti di un evento di warming finale sono:
- Decelerazione o inversione dei venti zonali: il jet stream può subire modifiche sostanziali, aumentando il rischio di blocchi atmosferici e configurazioni meridiane.
- Discese fredde alle medie latitudini: la rottura del vortice polare spesso determina la discesa di masse d’aria artiche su Europa, Nord America e Asia.
- Possibili ondate di freddo tardive: l’estensione delle condizioni invernali fino ad Aprile, con potenziali impatti sulle colture agricole a causa di gelate tardive.
Rischi e incertezze
Sebbene la probabilità di un riscaldamento stratosferico finale sia elevata, il suo impatto sulla troposfera non è ancora del tutto certo. Gli effetti dipendono dalla rapidità con cui la perturbazione del vortice polare si trasmetterà agli strati inferiori dell’atmosfera. Alcuni scenari indicano un raffreddamento significativo in Europa centrale e occidentale e Italia, mentre altri prevedono una propagazione meno intensa del segnale stratosferico.
Gli aggiornamenti dei modelli meteorologici suggeriscono un’attenzione particolare per la seconda metà di Marzo e l’inizio di Aprile. Se il riscaldamento stratosferico finale si concretizzasse come previsto, potrebbero verificarsi episodi di freddo tardivo, con possibili ripercussioni agricole e meteorologiche di rilievo.