Livio Gualerzi, presidente Energentium: “Quello della comunità energetica è un cammino secondo la sensibilità e l’interesse di tutti”

Livio Gualerzi, presidente di Energentium, è intervenuto in qualità di relatore all’evento Sud Chiama Europa, organizzato a Napoli il 9 maggio 2025 dall’Osservatorio economico e sociale Riparte l’Italia e patrocinato dal Comune di Napoli. Il presidente Gualerzi ha portato la sua testimonianza nel panel “Energia e progettualità comunitarie”, moderato dal giornalista di Avvenire Maurizio Carucci. […] L'articolo Livio Gualerzi, presidente Energentium: “Quello della comunità energetica è un cammino secondo la sensibilità e l’interesse di tutti” proviene da Osservatorio Riparte l'Italia.

Mag 12, 2025 - 09:11
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Livio Gualerzi, presidente Energentium: “Quello della comunità energetica è un cammino secondo la sensibilità e l’interesse di tutti”

Livio Gualerzi, presidente di Energentium, è intervenuto in qualità di relatore all’evento Sud Chiama Europa, organizzato a Napoli il 9 maggio 2025 dall’Osservatorio economico e sociale Riparte l’Italia e patrocinato dal Comune di Napoli.

Il presidente Gualerzi ha portato la sua testimonianza nel panel “Energia e progettualità comunitarie”, moderato dal giornalista di Avvenire Maurizio Carucci.

Ecco di seguito la trascrizione della sua intervista:

Ci sono delle occasioni, come questa della transizione energetica, che ci pongono sia la necessità di risolvere dei problemi che affrontare il futuro con cognizione di causa e competenza.

In questo il Sud sta facendo dei passi importanti di adeguamento e in qualche caso anche di superamento nell’innovazione rispetto a ciò che avviene nel centro e al nord Italia.

Il Sud ha il sole per esempio, molto più che il nord, quindi il fotovoltaico ben strutturato, ben progettato, ha un grande futuro nel Sud. Tant’è vero che i maggiori impianti sono stati fatti e si faranno nel Sud, però certamente c’è anche un discorso di accompagnamento delle nuove tecnologie con la capacità poi di non lasciare troppo indietro il Paese, il sistema concreto di come i cittadini organizzano questa transizione.

Una transizione che sarà molto lunga, non è banale, sappiamo cosa dovrà nasciare il petrolio, l’idrocarburo, ma sappiamo cosa sarà il futuro dell’energia. Però in questo le comunità ecclesiali che hanno risposto alla nostra proposta si sono posti in un’ottica di innovazione e di anticipazione di quello che deve essere fatto.

La legge è stata fatta secondo anche le nostre indicazioni in sede di preparazione, ci sono ancora alcune cose che devono essere messe a punto a livello di regolamenti attuativi, però di fatto indicano un obiettivo importante.

E’ un obiettivo non semplice perché gli impianti, i produttori devono avere una maggiore produzione rispetto al loro consumo che metteranno a disposizione per la comunità, però anche questo, impianto, messa a disposizione e accordi tra i soggetti e i componenti della comunità energetica è un discorso da costruire. Quindi c’è da lavorare su questo, trovare sensibilità e trovare la corrispondenza e l’interesse di tutti.

Io dico sempre, la comunità energetica è un cammino, i primi due gradini sono quello di acquistare già da adesso energia e gas, facciamolo al migliore livello di costo e di prezzi in modo tale da avere più risorse da spendere nell’istituzione della comunità energetica.

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