La protesta di Via Canova, in centinaia alla manifestazione: “Sicurezza subito”
Il presidio organizzato davanti al centro commerciale. Applausi di personale e clienti. Esselunga: “Le istituzioni ci aiutino”

Firenze, 11 marzo 2025 – “Basta scippi”, “basta aggressioni”, “basta violenza”, “basta droga”, “basta degrado”, si legge sui cartelli dei cittadini che hanno protestato al centro commerciale Esselunga di via Canova nel presidio organizzato dal Comitato Quartiere 4.
“Sicurezza”, chiedono in coro. Sono stanchi di quei personaggi che tengono ostaggio il foro del rione, l’unico luogo vivo tra i filari dei palazzoni di via Canova. Il centro a firma di Mario Botta è stato per un trentennio il loro affrancamento dallo status di periferia estrema. Poi sono cominciati furti, questuanti, finestrini rotti, tossicodipendenti che fanno la spola tra la galleria e i giardini. I portici pieni, diverse centinaia di persone, forse quattrocento si sono adunate, sono i volti comuni del quartiere: pensionati, commercianti, professionisti, impiegati, il vicinato. Facce che conosci se stai in zona, che saluti alla fermata del 78, e che hanno deciso di dire basta alla pavida rassegnazione.
Sfilano lungo la galleria, entrano nella hall, applausi di personale e clienti quando fanno il giro per uscire dall’altro lato. C’è un piccolo tafferuglio tra un dimostrante e uno dei soggetti disagiati che gravita intorno al centro, ma la polizia allontana il personaggio. Tra loro anche i lavoratori, ma soprattutto lavoratrici, del supermercato, che hanno indetto un’ora di sciopero per partecipare: “Siamo qui per dimostrare insieme al comitato la nostra indignazione contro degrado, furti, scippi e spaccio”, dicono le donne: sono in prima linea tutto il giorno a fronteggiare i ladri che fanno razzia, poi alla sera devono fare gruppo o farsi accompagnare dai colleghi maschi per tornare alle auto; la paura di incontrare qualcuno di quei balordi alterati, è concreta, spiegano.
“Reclamiamo solo un posto sicuro per fare la spesa, dove possano venire i nostri figli e genitori senza farci stare in apprensione – spiegano Alessandro Biggio, presidente del Comitato Quartiere 4 e Cinzia Castellana, vicepresidente –. Non sta a noi trovare una soluzione, ma alle istituzioni che sono elette per farlo. È la prima uscita ufficiale del comitato, ma siamo già tanti. Ringraziamo i lavoratori di essere al nostro fianco. La nostra protesta è assolutamente apolitica, ma fa piacere vedere che ci sono facce della politica: vuol dire che stanno cominciando ad ascoltare le nostre richieste”. “Non ci vogliamo abituare a questo stato di cose, non vogliamo considerarlo un cambiamento dei tempi – aggiunge –. Ci vogliamo ribellare a questa narrazione politica, non è tutto normale perché ‘tanto succede dappertutto’. La normalità è vivere il quartiere senza paure”.
“Sempre più di frequente nell’area di via Canova si stanno verificando episodi che minano la sicurezza delle nostre persone e dei nostri clienti e generano un clima di grande disagio nell’intero quartiere – spiega Esselunga a margine della manifestazione – Da diverso tempo abbiamo attivato molte risorse – prosegue l’azienda - ad esempio intensificando da più di un anno i servizi di vigilanza e abbiamo ripetutamente rappresentato gli inaccettabili fatti di illegalità alle Istituzioni locali. Nonostante gli impegni profusi, la situazione ad oggi non è stata risolta. Desideriamo ribadire la nostra piena disponibilità a fornire ogni ulteriore contributo utile a supportare un’efficace azione di prevenzione, per quanto in nostro potere. Condividiamo il senso di insicurezza e al contempo subiamo le criticità dell’intero quartiere. Confidiamo – conclude l’azienda – in un deciso impegno congiunto con Istituzioni e comunità per una rapida risoluzione della situazione”.