La giustizia tributaria a dieta

Cura dimagrante del 40% per le 117 corti di giustizia tributaria, È questa l’ipotesi di riorganizzazione del dipartimento di giustizia tributaria del ministero dell’economia che non piace al consiglio di presidenza di giustizia tributaria che al tavolo di confronto della prossima settimana chiederà tempi più ragionevoli per coordinare le riduzioni. E questa l’ipotesi di lavoro […] L'articolo La giustizia tributaria a dieta proviene da Iusletter.

Feb 13, 2025 - 11:03
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Cura dimagrante del 40% per le 117 corti di giustizia tributaria, È questa l’ipotesi di riorganizzazione del dipartimento di giustizia tributaria del ministero dell’economia che non piace al consiglio di presidenza di giustizia tributaria che al tavolo di confronto della prossima settimana chiederà tempi più ragionevoli per coordinare le riduzioni. E questa l’ipotesi di lavoro che anticipa a ItaliaOggi il presidente dei giudici tributari Carolina Lussana (nella foto) che sul primo concorso per 175 giudici tributari la cui prima prova si terrà domani, 14 febbraio dichiara: « le domande sono state oltre 11.300 mi auguro che si possa arrivare in tempi celeri alla conclusione del concorso.

Domanda. Presidente Lussana possiamo fare un pò di ordine cosa succederà alla geografia delle corti di giustizia tributaria?

Risposta. È ancora presto per dirlo, dato che nessun atto normativo è stato emanato. La revisione della geografia giudiziaria è un punto fondamentale di completamento della legge 130 del 2022 la cui competenza, come da delega legislativa, spetta al Mef che ci ha comunicato l’intenzione di esercitarla entro l’anno. Detto questo, l’ ipotesi di revisione è stata trasmessa al Consiglio e sulla quale siamo stati invitati ad esprimere le nostre considerazioni. All’esito del confronto, sono certa, alcune scelte verranno riconsiderate.

D. Ci può spiegare le ragioni di questa riforma e da quando diventerà operativa?

R. L’attuale geografia giudiziaria è basata su una pianta organica risalente a circa 20 anni ed è stata pensata per un contesto completamente diverso, con numeri di flussi di ricorsi in entrata non più attuali e con dei giudici applicati solo a tempo parziale. Sul territorio nazionale sono presenti 103 Corti di giustizia tributaria di primo grado, con sede in ogni capoluogo di provincia, e 14 sezioni delle Corti di secondo grado. L’introduzione progressiva del magistrato professionale a tempo pieno impone la considerazione di carichi di lavoro diversi e diversificati. L’obiettivo è rendere più efficiente l’attività dei giudici e magistrati tributari e al contempo conseguire i risparmi di spesa previsti dal PNRR. Sui tempi di attuazione, avvieremo già la prossima settimana un’interlocuzione con il Dipartimento della Giustizia tributaria, che ha proposto la chiusura di circa il 40 % delle attuali Corti, per chiedere chiarimenti. Il “ fattore tempo” non è di poco conto. La mia opinione è che occorra gradualità.

D. Chi ne subirà gli impatti, che conseguenze ci saranno per i professionisti che presentano i ricorsi ?

R. Vorrei rassicurare Il processo tributario telematico ha agevolato la funzionalità della nostra giurisdizione quindi non ci saranno problemi in merito all’accessibilità alla giustizia da parte dei cittadini contribuenti e dei loro difensori. D’altro canto una Corte di giustizia è un presidio di legalità e la sua soppressione o permanenza non può non interessare i professionisti operanti su quel territorio che ritengo debbano essere coinvolti nel percorso di revisione. Noi abbiamo istituto un Tavolo tecnico congiunto che dovrà fare una riflessione sulla proposta che ha elaborato il Mef. Mi pare quella la sede più opportuna. Fermo restando che l’ultima parola non spetterà al Cpgt, posso assicurare che saremo quanto mai propositivi nel valutare tutti gli aspetti, proprio per non creare disservizi al cittadino e disagi ai giudici ed al personale amministrativo che ora lavorano in una Corte tributaria che dovrà essere chiusa.

D. Ci può anticipare qualche numero dell’andamento del contenzioso tributario 2024?

R. Nel corso del 2024, la giurisdizione tributaria ha registrato un’evoluzione significativa nel contenzioso, con un incremento del numero di ricorsi pervenuti e definiti rispetto agli anni precedenti. Al 31 dicembre scorso. il numero complessivo di ricorsi pendenti ammontava a 259.453 unità, segnando un incremento del 2,5% rispetto al 2023. Nello specifico, nelle Corti di primo grado, il numero di ricorsi pendenti è aumentato da 158.218 a 175.460, con una crescita del 10,9%.

D. Mancano pochissimi giorni al primo esame per giudici tributari. È tutto pronto? cosa vi aspettate?

R. Sì, si tratta di un appuntamento molto importante. Le domande, per 146 posti messi a bando, che grazie alle modifiche introdotte dall’ultima legge di bilancio potranno diventare 175, sono state veramente tante, oltre 11.300. Segno evidente che c’è grande interesse per questa giurisdizione. Non posso che augurarmi che le procedure concorsuali siano celeri per permettere quanto prima l’entrata in servizio dei nuovi magistrati tributari professionali.

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