Istat, la produzione industriale crolla a dicembre: -3,1% su mese e -7,1% su anno
A dicembre la produzione industriale italiana è calata drasticamente su base annua e ha invertito la rotta su base mensile, passando da una crescita di novembre a una marcata diminuzione, come spiega l’Istat in una nota pubblicata oggi. In particolare il dato segna una diminuzione del 3,1% su base mensile dopo l’aumento dello 0,3% di novembre, mentre su anno l’indice complessivo è diminuito del 7,1%, dal calo dell’1,6% di novembre. Si registrano incrementi tendenziali per l’energia del 4,3% e per i beni di consumo del 2,6%, una diminuzione per i beni intermedi per il 2,5% e i beni strumentali per il 4,9%. «Anno nero per le nostre industrie! Una disfatta! Prosegue lo tsunami che dura da 23 mesi consecutivi, un crollo della produzione industriale su base tendenziale che, nei dati corretti per gli effetti di calendario, dura ininterrottamente da febbraio 2023! Un tunnel in cui le imprese sono entrate oramai quasi due anni fa e dal quale non sono ancora uscite, con la conseguenza che la produzione, in media, nel 2024, è precipitata del 3,5% rispetto al 2023», afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori. Secondo lo studio dell’associazione, se la produzione nel 2024 è scesa del 3,5% rispetto al 2023, nel confronto con il 2022 il gap arriva addirittura al 5,4%. L'articolo Istat, la produzione industriale crolla a dicembre: -3,1% su mese e -7,1% su anno proviene da Business24tv.it. Istat, la produzione industriale crolla a dicembre: -3,1% su mese e -7,1% su anno

A dicembre la produzione industriale italiana è calata drasticamente su base annua e ha invertito la rotta su base mensile, passando da una crescita di novembre a una marcata diminuzione, come spiega l’Istat in una nota pubblicata oggi.
In particolare il dato segna una diminuzione del 3,1% su base mensile dopo l’aumento dello 0,3% di novembre, mentre su anno l’indice complessivo è diminuito del 7,1%, dal calo dell’1,6% di novembre.
Si registrano incrementi tendenziali per l’energia del 4,3% e per i beni di consumo del 2,6%, una diminuzione per i beni intermedi per il 2,5% e i beni strumentali per il 4,9%.
«Anno nero per le nostre industrie! Una disfatta! Prosegue lo tsunami che dura da 23 mesi consecutivi, un crollo della produzione industriale su base tendenziale che, nei dati corretti per gli effetti di calendario, dura ininterrottamente da febbraio 2023! Un tunnel in cui le imprese sono entrate oramai quasi due anni fa e dal quale non sono ancora uscite, con la conseguenza che la produzione, in media, nel 2024, è precipitata del 3,5% rispetto al 2023», afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori.
Secondo lo studio dell’associazione, se la produzione nel 2024 è scesa del 3,5% rispetto al 2023, nel confronto con il 2022 il gap arriva addirittura al 5,4%.
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