Intelligenza Artificiale Europea: inizia la corsa anche per il Vecchio Continente
L’Intelligenza Artificiale è forse un dominio di USA e Cina? La domanda ha fatto tremare le diplomazie di tutto il mondo soprattutto considerando il ruolo sempre più ampio che ricopre l’AI all’interno non solo dell’intero ciclo produttivo ma anche, se non soprattutto, nel tessuto sociale e sanitario oltre che nella diffusione delle notizie.. Economia 14 Febbraio 2025 Intelligenza Artificiale: anche l’Italia scende in campo Vitruvian-1 è solo l’ultimo anello di una lunga catena di modelli AI nati in precedenza da esperimenti italiani 14 Febbraio 2025 intelligenza artificiale Guarda ora Continua la corsa per l’AI Di queste ore la notizia dell’ultima nata dalla Cina nella corsa verso l’AI. A crearla startup Butterfly Effect che si era definita la “prima intelligenza artificiale completamente autonoma” progettata per collegare pensieri e azioni. Infatti il progetto permette di svolgere automaticamente compiti specifici sul web. In molti hanno guardato a Deepseek come un’entità ormai pronta per essere superata. Ma non è la sola novità. Infatti l’ultima declinazione dell’AI vede la sua incarnazione nei robot. O meglio nella sua interazione con il interagire con il mondo fisico. Lo spunto arriva da Gemini con Gemini Robotics che vede un’interazione tra AI e azioni fisiche come gestione e controllo diretto dei robot. Da qui la necessità sempre più impellente di riuscire ad ottenere sistemi di AI affidabili ma che rappresentino allo stesso tempo anche un’alternativa a nomi come ChatGPT, Gemini e DeepSeek. Tutto e' business 29 Gennaio 2025 Intelligenza artificiale: Alibaba contro DeepSeek La società tecnologica cinese ha rilasciato un modello di intelligenza artificiale che sostiene superi DeepSeek-V3 29 Gennaio 2025 intelligenza artificiale alibaba ai deepseek Guarda ora Le prime iniziative francesi Già a febbraio con Emmanuel Macron si inaugurava una nuova era di investimenti europei per 109 miliardi di euro. Obiettivo era la costruzione di un’imponente infrastruttura di data center che, grazie al supporto dei paesi arabi e del Canada avrebbe potuto contare sull’arrivo di microchip dedicati. Previsto anche un forte impulso al settore lavoro con oltre 100mila assunzioni nei prossimi anni. A

L’Intelligenza Artificiale è forse un dominio di USA e Cina? La domanda ha fatto tremare le diplomazie di tutto il mondo soprattutto considerando il ruolo sempre più ampio che ricopre l’AI all’interno non solo dell’intero ciclo produttivo ma anche, se non soprattutto, nel tessuto sociale e sanitario oltre che nella diffusione delle notizie..
Continua la corsa per l’AI
Di queste ore la notizia dell’ultima nata dalla Cina nella corsa verso l’AI. A crearla startup Butterfly Effect che si era definita la “prima intelligenza artificiale completamente autonoma” progettata per collegare pensieri e azioni. Infatti il progetto permette di svolgere automaticamente compiti specifici sul web. In molti hanno guardato a Deepseek come un’entità ormai pronta per essere superata.
Ma non è la sola novità. Infatti l’ultima declinazione dell’AI vede la sua incarnazione nei robot. O meglio nella sua interazione con il interagire con il mondo fisico. Lo spunto arriva da Gemini con Gemini Robotics che vede un’interazione tra AI e azioni fisiche come gestione e controllo diretto dei robot.
Da qui la necessità sempre più impellente di riuscire ad ottenere sistemi di AI affidabili ma che rappresentino allo stesso tempo anche un’alternativa a nomi come ChatGPT, Gemini e DeepSeek.
Le prime iniziative francesi
Già a febbraio con Emmanuel Macron si inaugurava una nuova era di investimenti europei per 109 miliardi di euro. Obiettivo era la costruzione di un’imponente infrastruttura di data center che, grazie al supporto dei paesi arabi e del Canada avrebbe potuto contare sull’arrivo di microchip dedicati. Previsto anche un forte impulso al settore lavoro con oltre 100mila assunzioni nei prossimi anni.
A dare man forte al progetto è stata anche la Commissione Europea che per voce del suo numero uno, Ursula von der Leyen, aveva annunciato l’arrivo di InvestAI una serie di iniziative che avrebbe portato alla raccolta di 200 miliardi di euro suddivisi tra 50 forniti dalla Commissione e 150 da privati, tutti indirizzati verso il settore dell’intelligenza artificiale. Alla base di tutto un fondo da 20 miliardi di euro per la costruzione delle “gigafabbriche”. Una risposta immediata e plateale al discusso Stargate lanciato da Donald Trump e a quei 100 miliardi di dollari (500 nei prossimi quattro anni) che il tycoon aveva promesso per rendere gli USA un punto di riferimento nel settore.
Il dubbio sulle possibilità finanziarie
Dalla Francia, complice anche la possibilità di sfruttare forniture energetiche più ampie, sono arrivate le prime risposte alla domanda che in molti si sono fatti e cioè se l’Europa stesse rincorrendo gli USA e se, nel farlo, abbia adottato una strategia razionale. Il dubbio nasceva da una constatazione finanziaria: le 60 società che che hanno aderito all’iniziativa EU avrebbero dovuto fornire, come detto, 150 miliardi di dollari. Parallelamente, però, lo stesso progetto Stargate sembra avere difficoltà nel reperire gli abbondanti finanziamenti pubblicizzati.
L’opzione OpenEuroLLM
Parigi, offriva al mondo le iniziative della startup Mistral mentre l’Europa controbatteva con OpenEuroLLM. In particolare quest’ultimo rappresenta il risultato di un consorzio europeo di 20 organizzazioni (tra cui il consorzio italiano Cineca di Bologna) che puntano alla creazione di modelli linguistici open source in modo da permetterne l’adattabilità alle diverse esigenze sul fronte del settore pubblico. A collaborare con il Cineca italiano ci sarà anche il Centro di Supercalcolo di Barcellona (Spagna), il Centro IT per la scienza Csc (Finlandia) e il Surf (Paesi Bassi). Il tutto, però, rigorosamente made in Europe. Il target è il settore commerciale ma anche industriale.
L’intenzione è quella di garantire la sovranità digitale continentale. Sebbene sia ancora da definire la data del rilascio (si parla del 2026), il progetto OpenEuroLLM nasce, come detto, da un consorzio di 20 realtà internazionali e può sfruttare un budget che sfiora i 37,5 miliardi di euro che hanno creato un marchio specifico, lo Step (Strategic technologies for Europe platform). La sigla dovrà designare i progetti di alto valore strategico realizzati da centri di ricerca, aziende e istituti di calcolo ad alte prestazioni.
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