Influenza aviaria nei gatti: segnalati i primi casi provocati da cibo per animali contaminato

L’influenza aviaria è una malattia infettiva causata da un virus che colpisce principalmente gli uccelli, ma che negli ultimi anni ha suscitato preoccupazione per la sua potenziale diffusione anche tra altri animali, compresi gli esseri umani. Sebbene i casi siano rari, il virus può essere trasmesso anche ai mammiferi, come i gatti, non solo tramite...

Mar 7, 2025 - 18:33
 0
Influenza aviaria nei gatti: segnalati i primi casi provocati da cibo per animali contaminato

L’influenza aviaria è una malattia infettiva causata da un virus che colpisce principalmente gli uccelli, ma che negli ultimi anni ha suscitato preoccupazione per la sua potenziale diffusione anche tra altri animali, compresi gli esseri umani. Sebbene i casi siano rari, il virus può essere trasmesso anche ai mammiferi, come i gatti, non solo tramite il contatto diretto con animali infetti, ma anche attraverso il consumo di carne contaminata, come è avvenuto di recente negli Stati Uniti.

Nelle scorse settimane, si sono verificati i primi casi di influenza aviaria tra i gatti domestici statunitensi a causa di cibo contaminato, episodi che hanno scatenato una serie di richiami da parte di un’azienda che produce cibo crudo per animali.

Il richiamo di Wild Coast Raw

Wild Coast Raw ha dovuto ritirare dal mercato diversi lotti del suo prodotto Feline Boneless Free Range Chicken dopo che alcuni gatti in Oregon si sono ammalati di influenza aviaria e sono stati soppressi. I test effettuati sui gatti, e su confezioni non aperte del prodotto, hanno confermato proprio la presenza del virus H5N1.

I lotti interessati includono i codici 22639, 22641, 22653, 22660, 22664 e 22672, tutti con data di scadenza fissata per il 12/2025, e sono identificabili tramite adesivi apposti sui coperchi delle confezioni.

In risposta alla situazione, Wild Coast Raw ha iniziato a produrre una nuova linea di cibo per gatti a base di pollo cotto, una formula che sarà disponibile a breve. La cottura a 165°F (circa 74°C) è infatti sufficiente a eliminare il virus dell’influenza aviaria, secondo i Centers for Disease Control and Prevention (CDC).

L’azienda non ha però fornito spiegazioni dettagliate su come i prodotti ritirati siano stati contaminati.

I rischi del cibo crudo

Quanto accaduto riaccende l’attenzione sulle possibili contaminazioni del cibo crudo e sui rischi che tali alimenti potrebbero comportare per la salute degli animali e dei loro proprietari. Oltre al virus H5N1, il cibo crudo per animali è noto per essere potenzialmente contaminato da altri patogeni, come la Salmonella, che possono provocare malattie sia negli animali che negli esseri umani.

Per ridurre questi rischi, è fondamentale trattare con cautela il cibo crudo, disinfettando le superfici e lavandosi accuratamente le mani dopo la preparazione. Inoltre, è consigliabile evitare di somministrare alimenti crudi agli animali domestici, in particolare quelli provenienti da fonti non controllate.

Nuove regole per i produttori

Preoccupata dalla situazione, la FDA ha introdotto nuove normative per i produttori di cibo per animali domestici, in particolare quelli che utilizzano ingredienti crudi o non pastorizzati. Le nuove regole mirano proprio a prevenire la contaminazione da influenza aviaria.

I produttori dovranno aggiornare i loro piani di sicurezza alimentare, adottando misure preventive come il trattamento termico degli ingredienti per garantire l’inattivazione del virus. Ne abbiamo parlato in un precedente articolo: Influenza aviaria: un rischio anche per cani e gatti, gli Usa cambiano le regole per i produttori di cibo per animali 

I sintomi dell’influenza aviaria nei gatti

Secondo l’American Veterinary Medical Association, i segni dell’influenza aviaria nei gatti includono:

  • Febbre
  • Letargia
  • Secrezione abbondante dagli occhi e dal naso
  • Difficoltà respiratorie
  • Tremori
  • Convulsioni
  • Mancanza di coordinazione
  • Cecità
  • Scarso appetito
  • Occhi arrossati o infiammati

Quanto accaduto riguarda esclusivamente gli Stati Uniti ed è un caso specifico legato a un’azienda che produce cibo crudo per animali. Al momento, in Italia non sono stati registrati casi simili di influenza aviaria nei gatti ma è sempre importante monitorare la salute dei nostri animali e prestare attenzione alla qualità del cibo che somministriamo.

Non vuoi perdere le nostre notizie?

Leggi anche: