Il torio della Cina può alimentare il Paese per 60mila anni con energia pulita

Pechino ha trovato nel suo sottosuolo una forma di energia rinnovabile e inesauribile, che per anni è stata ignorata. Più pulita e meno pericolosa, potrebbe cambiare il futuro

Mar 13, 2025 - 20:20
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Il torio della Cina può alimentare il Paese per 60mila anni con energia pulita

Una scoperta che ha davvero dell’incredibile è stata appena fatta in Cina. Il governo di Pechino ha trovato nelle sue terre una rara forma di energia rinnovabile e praticamente inesauribile. Si tratta di torio, che per gli esperti è più abbondante dell’uranio. Mentre il mondo cerca alternative energetiche ai combustibili fossili, la risposta potrebbe già essere qui, da tempo indefinito.

Stando ai primi studi effettuati, grazie a questa fonte il Dragone potrebbe beneficiare di ben 60mila anni di energia pulita e gratuita. Nel deposito sotterraneo appena scoperto nel complesso minerario di Bayan Oboin in Mongolia ci sono 1,1 milioni di tonnellate di torio, fonte che peraltro potrà essere sfruttato non solo a livello nazionale ma anche internazionale.

Cosa si sa del torio trovato in Cina

I ricercatori cinesi hanno capito che le riserve di torio sono di ordini di grandezza molto maggiori di quanto si pensasse prima. Secondo un rapporto che prende in considerazione un lavoro conclusosi nel 2020, le riserve di torio della Cina, già note come le più grandi al mondo, potrebbero superare di gran lunga le stime precedenti.

Giusto per dare un esempio concreto, secondo il rapporto appena pubblicato sulla rivista cinese Geological Review, i rifiuti minerari di 5 anni provenienti da un singolo sito di minerale di ferro nella Mongolia contengono abbastanza torio da soddisfare il fabbisogno energetico delle famiglie statunitensi per oltre 1.000 anni.

Nello specifico, sfruttate al 100%, le miniere di Bayan Obo potrebbero produrre 1,1 milioni di tonnellate di torio, quindi energie rinnovabili, sufficienti ad alimentare la Cina per qualcosa come 60mila anni.

Il torio, come visto, non era una sostanza energetica sconosciuta, ma un po’ per le infrastrutture limitate e un po’ per i tentennamenti politici non era mai stata particolarmente considerata.

C’è da dire anche che di solito viene associata alla produzione di energia nucleare e quindi non mette d’accordo proprio tutti. Ecco perché l’uso dell’uranio è sembrato più efficiente negli ultimi anni.

I vantaggi di questo metallo

Oggi, grazie a questa nuova scoperta, gli scienziati hanno capito che il torio non è solo più abbondante e più pulito perché inquina meno, ma non può essere trasformato in un’arma letale.

E i vantaggi sono anche di più. Si è capito infatti che può generare energia 200 volte in più dell’uranio. Non solo: i reattori a sali fusi di torio non richiedono raffreddamento ad acqua, il torio non si fonde e i rifiuti radioattivi sono quasi nulli.

Come sempre, non è tutto ora quello che luccica. Sono infatti necessarie grandi quantità di acido ed energia per estrarre questo metallo radioattivo dal sottosuolo. E comunque, a oggi, gli eventuali usi diversi e potenzialmente pericolosi che se ne potrebbe fare non sono ancora noti.

Quali conseguenze sugli asset mondiali

Possibile, ma non certo, che questa scoperta possa ridisegnare almeno in parte gli assetti geopolitici, spingendo gli altri grandi Paesi produttori di energia – in primis Arabia Saudita e Russia – a riconsiderare questa fonte rinnovabile, con conseguenze al momento impossibili da immaginare.

Anche gli Stati Uniti di Donald Trump, sempre più aggressivi in fatto di politica estera, potrebbero iniziare a preoccuparsi.