Il sardo arriva su Android 15: è tra le lingue configurabili
L’innovazione tecnologica incontra la tradizione linguistica: con Android 15, il sardo entra ufficialmente tra le lingue selezionabili nel sistema operativo. Questa novità rappresenta un passo avanti significativo per la digitalizzazione della lingua sarda, permettendo agli utenti di impostarla come opzione predefinita per le applicazioni che la supportano. La configurazione è semplice: basta accedere alle impostazioni...

L’innovazione tecnologica incontra la tradizione linguistica: con Android 15, il sardo entra ufficialmente tra le lingue selezionabili nel sistema operativo. Questa novità rappresenta un passo avanti significativo per la digitalizzazione della lingua sarda, permettendo agli utenti di impostarla come opzione predefinita per le applicazioni che la supportano.
La configurazione è semplice: basta accedere alle impostazioni del dispositivo, selezionare “Lingue del sistema” e aggiungere il sardo alla lista delle lingue preferite. Se un’app è già stata tradotta, si avvierà automaticamente in sardo senza bisogno di ulteriori regolazioni.
Questa opportunità è il risultato di anni di lavoro da parte di gruppi di attivisti digitali, come Sardware, impegnati nella promozione e nella diffusione della lingua in ambito tecnologico. Firefox è stato uno dei primi software a includere il sardo grazie a questo impegno, e ora altre applicazioni open-source come OsmAnd, F-Droid e Aurora Store seguiranno l’esempio, rendendo la lingua più accessibile nel panorama digitale.
Attualmente l’interfaccia di Android non è tradotta
Nonostante il traguardo raggiunto, la strada per una piena integrazione del sardo nei dispositivi tecnologici è ancora lunga. Attualmente l’interfaccia di Android non è tradotta e il sistema non consente di modificare direttamente i file principali per implementare completamente la lingua. La traduzione completa del sistema operativo richiederebbe un lavoro immenso, con la necessità di tradurre milioni di parole, e dipenderebbe dalle scelte di Google.
Tuttavia la comunità di Sardware non si arrende e continua a portare avanti progetti per espandere la presenza del sardo nel mondo digitale. In passato, il gruppo è già riuscito a introdurre la lingua nel sistema operativo Ubuntu Touch, dimostrando che, con il giusto supporto, anche le lingue minoritarie possono trovare spazio nelle nuove tecnologie.
La conservazione del sardo non è solo una questione di orgoglio culturale, ma anche di sopravvivenza linguistica. Secondo gli studiosi, tra il 50% e il 90% delle lingue oggi parlate nel mondo rischiano di estinguersi entro la fine del secolo. L’adozione del sardo nel digitale è dunque una strategia essenziale per garantirne la continuità.
Ogni utente può contribuire a questa causa: impostare il sardo nelle applicazioni disponibili, diffondere la conoscenza della lingua e supportare software che promuovono la diversità linguistica. Alcune app, come Mozilla Firefox e Telegram, sono già pronte all’uso in sardo, e l’auspicio è che sempre più sviluppatori seguano questa direzione, rendendo il digitale uno spazio inclusivo per tutte le lingue.
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