Il campo largo ha l’abito stretto. Sinistra spaccata sul Giani-bis. I Verdi: "Progetti, non primarie"

Ormai quasi tramontata l’ipotesi delle consultazioni per la scelta del candidato governatore. Montanari, Rifondazione comunista e Potere al Popolo si smarcano. Le posizioni in campo.

Mar 14, 2025 - 07:37
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Il campo largo ha l’abito stretto. Sinistra spaccata sul Giani-bis. I Verdi: "Progetti, non primarie"

Di primarie di coalizione nel centrosinistra, nessuno parla più. Nel dimenticatoio la proposta del leader nazionale di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni, pur di evitare la forzatura di un pacchetto già preconfezionato di campo largo, ancor prima di convergere con gli alleati sul programma, avente un nome e un cognome ben preciso: Eugenio Giani.

Il governatore si è fatto trovare pronto, ha aperto all’ipotesi. Il Pd toscano ha nicchiato dicendosi poco incline. Per il resto, da fine febbraio a oggi, vuoto cosmico.

Il Nazareno è impegnato a raccogliere i cocci della spaccatura a Strasburgo del gruppo dem sulla risoluzione per il riarmo lanciata dalla Von der Leyen (con un Nardella astenuto). Mentre sulle nomine per le regionali d’autunno attende in apnea la sentenza della Consulta sul terzo mandato (di De Luca in Campania) del prossimo 9 aprile per dare le carte.

A smarcarsi, allora, ci pensa il portavoce di Europa Verde Toscana Eros Tetti: "Le primarie? Un’illusione di partecipazione". "Oggi la Toscana non ha bisogno di una competizione interna tra candidati – sostiene –, ma di un grande processo partecipativo che coinvolga tutte le energie vive della società civile, delle associazioni, delle imprese responsabili e delle istituzioni locali. Serve un nuovo metodo, che non si limiti alla scelta di un nome da votare, ma che costruisca insieme ai cittadini un programma credibile per il futuro della nostra regione. Per questo Europa Verde Toscana avanza una proposta radicalmente alternativa alle primarie: un percorso partecipato regionale, che dia voce alle persone, alle comunità e ai territori, per scrivere insieme una nuova visione della Toscana. Noi cominceremo dalla costa, con la conferenza programmatica di Fauglia del prossimo 12 aprile".

Ma nella galassia della sinistra-sinistra c’è maretta. Emergono almeno tre distinte posizioni, tra chi è convinto di andare in coalizione col Pd (sostenendo Giani), chi dice "mai con Giani" e chi, a sorpresa, medita se sia il caso di rinunciare all’appuntamento elettorale per le troppe frammentazioni. I ‘compagni’ dell’Alleanza coi Verdi, Sinistra Italiana, chiedono le primarie anche col segretario regionale Dario Danti.

In Palazzo Vecchio, lo stesso dice Caterina Arciprete ("Non siamo pregiudizialmente contro Giani se si costruisce una coalizione intorno a tematiche ecologiste"). Sembra tramontare l’ipotesi di un coinvolgimento di Tomaso Montanari (l’esperienza delle amministrative di giugno insegna): "Credo servirebbe un campo largo con M5s, Pd se è un Pd di sinistra e non renziano, le sinistre e possibilmente il mondo civico", sostiene. Chi ha già detto di voler essere "alternativa" anche al centrosinistra è Rifondazione Comunista.

Anche Potere al Popolo rientra nello slogan "Mai con Giani", mentre sul gruppo di ‘Possibile’ ci sono più discussioni visto che in alcuni casi è forte il legame con Avs.

Francesco Ingardia

Niccolò Gramigni