Fine del greenwashing: arriva AEP, la piattaforma che misura davvero l’impatto ambientale delle aziende
La nuova Avoided Emissions Platform (AEP), lanciata da un gruppo di gestori patrimoniali e società di consulenza tra cui Mirova, Robeco ed Edmond de Rothschild AM, promette di colmare un vuoto metodologico fondamentale: quantificare in modo armonizzato e trasparente le emissioni evitate dalle soluzioni climatiche. Cosa sono le emissioni “Scope 4” e perché sono importanti...

La nuova Avoided Emissions Platform (AEP), lanciata da un gruppo di gestori patrimoniali e società di consulenza tra cui Mirova, Robeco ed Edmond de Rothschild AM, promette di colmare un vuoto metodologico fondamentale: quantificare in modo armonizzato e trasparente le emissioni evitate dalle soluzioni climatiche.
Cosa sono le emissioni “Scope 4” e perché sono importanti
Mentre le emissioni Scope 1, 2 e 3 misurano rispettivamente le emissioni dirette, indirette energetiche e della catena del valore, le emissioni Scope 4 rappresentano quelle evitate grazie all’impiego di soluzioni climatiche. Finora, la mancanza di metodologie standardizzate per calcolarle ha reso difficile confrontare l’efficacia di diverse alternative decarbonizzate e indirizzare i flussi finanziari verso le aziende che contribuiscono realmente alla transizione energetica.
“Il settore finanziario svolge un ruolo chiave nel guidare l’economia verso emissioni nette zero a livello globale. Informazioni chiare e complete sui veri contributi delle aziende a questo obiettivo sono essenziali, in particolare attraverso la fornitura di soluzioni climatiche”, ha spiegato Manuel Coeslier, esperto capo per il clima e l’ambiente presso Mirova.
Come funziona la Avoided Emissions Platform
La piattaforma è uno strumento interattivo che modella i fattori di emissione evitata per 65 diverse soluzioni climatiche, basandosi su una metodologia trasparente e ad accesso aperto. I dati e i metodi utilizzati sono stati validati da un comitato scientifico indipendente, composto da esperti di organizzazioni come WBCSD, Climate Dividends, Università di Edimburgo, Rho Impact e Prime Coalition.
L’AEP è accessibile tramite licenza e verrà ampliata nel tempo con nuove soluzioni, grazie al supporto di più di 10 gestori patrimoniali che rappresentano oltre 4 trilioni di dollari in asset gestiti, una banca d’investimento internazionale, sei fornitori di dati e 13 aziende leader.
I benefici per aziende e investitori
La piattaforma offre vantaggi a diversi attori del mercato. Gli istituti finanziari possono allineare in modo più efficiente i loro portafogli con gli obiettivi globali net-zero, accedendo a metriche affidabili e armonizzate. “Questo nuovo database ci aiuterà a quantificare in modo credibile il vero contributo alla mitigazione del clima dei nostri prodotti climatici, come i fondi Smart Energy e Global Climate Transition”, ha sottolineato Lucian Peppelenbos, stratega per il clima e la biodiversità di Robeco.
Per le aziende, AEP consente di calcolare e comunicare con precisione le proprie emissioni evitate, migliorando la credibilità, l’accesso al capitale e il vantaggio competitivo. “Supportando sin dall’inizio la creazione di un database così potente e trasparente come AEP, puntiamo a contribuire alla creazione di nuove metodologie per il mercato e alla trasparenza per tutti gli stakeholder”, ha dichiarato Shirley Chojnacki di Edmond de Rothschild.
Un approccio collettivo alla transizione ambientale
Secondo Anne Désérable, amministratrice delegata di Quantis, “la transizione ambientale può essere affrontata solo collettivamente. La Avoided Emissions Platform ne è una testimonianza: riunisce diversi stakeholder per stabilire una metodologia armonizzata e uno strumento di calcolo robusto per la valutazione delle emissioni evitate”.
L’iniziativa coinvolge infatti un ampio ecosistema di partner, tra cui Amundi e Natixis, aziende come Air Liquide, Dassault Systemes, EDF, Panasonic Holdings, Saint Gobain e Veolia, e fornitori di dati specializzati come Clarity AI e .
Un passo avanti verso la trasparenza
In un contesto dove le aziende sono sempre più chiamate a dimostrare il proprio impegno climatico, la Avoided Emissions Platform vuole rappresentare uno strumento concreto per misurare l’impatto reale delle soluzioni green. Uniformando il calcolo delle emissioni evitate, la piattaforma non solo aiuta a indirizzare gli investimenti verso le aziende che facilitano la decarbonizzazione, ma fornisce anche ai regolatori informazioni preziose per orientare lo sviluppo delle politiche climatiche.
Come ha spiegato Guillaume Neveux, fondatore di I Care by BearingPoint, “questa piattaforma digitale farà la differenza consentendo agli sviluppatori di soluzioni climatiche di quantificare in modo armonizzato il loro contributo alla transizione climatica”.
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