Ferrari 2025: l’approccio progettuale aggressivo era una scelta obbligata

Ferrari è pronta a svelare la sua ultima opera. In F1, dopo la lunga attesa invernale, alcuni team hanno già mostrato le proprie vetture che affronteranno la stagione 2025, in attesa della kermesse di Londra, in programma oggi all’O2 Arena di Londra. Tra queste, a sorpresa, spicca la McLaren campione del mondo, che in livrea […]

Feb 18, 2025 - 09:05
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Ferrari 2025: l’approccio progettuale aggressivo era una scelta obbligata

Ferrari è pronta a svelare la sua ultima opera. In F1, dopo la lunga attesa invernale, alcuni team hanno già mostrato le proprie vetture che affronteranno la stagione 2025, in attesa della kermesse di Londra, in programma oggi all’O2 Arena di Londra. Tra queste, a sorpresa, spicca la McLaren campione del mondo, che in livrea mimetica ha effettuato alcune tornate nella fredda e bagnata Silverstone, Parliamo della MCL39, la monoposto che deve raccogliere la pesante eredità della vettura che ha riportato l’iride a Woking dopo oltre un quarto di secolo.

Le prime analisi tecniche sulla McLaren, hanno evidenziato approcci diametralmente opposti nella realizzazione dei nuovi progetti tecnici. È necessario premettere che quanto vedremo in queste settimane potrebbe pure essere delle specifiche provvisorie, destinate ad avere un volto differente già nei test collettivi in programma in Bahrain, dal 26 al 28 febbraio. Fatta questa necessaria premessa, il 2025, essendo l’ultimo campionato di continuità regolamentare, potrebbe vedere diverse vetture che hanno scelto di approcciare strategie differenti tra di loro.

Ferrari F1
il compare sulla sospensione posteriore push rod della vettura britannica

Da una parte la logica evoluzione del progetto della passata campagna, dall’altra una certa discontinuità attraverso nuove soluzioni aggressive. Nonostante McLaren si sia dimostrata mediamente la prima della classe, nel 2024, la MCL39, malgrado la livrea camouflage, non sembra essere la fisiologica evoluzione della vettura 2024, a differenza della Williams FW47, che non ha rubato l’occhio. La monoposto di Carlos Sainz e Alex Albon, nella specifica vista nello shakedown di Silverstone, non è sembrata troppo dissimile dalla non poco deludente FW46.

Questo considerando che, il vero step evolutivo è stato compiuto attraverso un importante alleggerimento della vettura, prossimo ai dieci chilogrammi. Questo a testimonianza del fatto che all’aggressività nella progettazione di una monoposto non debba corrispondere necessariamente una veste aerodinamica innovativa o estrema. Chi probabilmente dovrà giocoforza scegliere la linea della discontinuità, tra i top team, dovrebbe essere in linea teorica Red Bull. Ancor prima che iniziasse la scorsa stagione, Adrian Newey temeva che la RB20 fosse stata concepita in modo troppo conservativo.

Ferrari F1
Max Verstappen (Red Bull) a bordo della sua RB20 durante la qualifica – GP Las Vegas 2024

La profezia del geniale progettista inglese si è puntualmente verificata e, dopo un iniziale dominio, Verstappen ha dovuto fare miracoli per portare a casa il suo quarto titolo iridato consecutivo. La veste aerodinamica inaugurata nel 2022 con la RB18 ha mostrato di non avere più margini di sviluppo. Nonostante l’introduzione della specifica senza i cosiddetti bazooka, la monoposto di Milton Keynes ha vissuto un finale di stagione horror, eccetto il capolavoro di Max nel diluvio di Interlagos e l’inaspettato successo del campione olandese in Qatar.

F1, Ferrari: il design della SF-25

Stando alle parole di Frederic Vasseur, la Ferrari SF-25 dovrebbe essere lontana parente della rossa che ha comunque ben figurato nella passata campagna. Sembra assodato che la monoposto di Leclerc e Hamilton passerà dalla configurazione sospensiva push-rod a quella pull-rod all’anteriore. Una modifica sospensiva importante a livello cinematico che, se verrà confermata, avrà delle “ricadute” sulla maniera di gestire la filosofia aerodinamica della monoposto. È lecito ipotizzare un fatto sotto questo profilo.

Gli uomini di Maranello potrebbe aver compreso che, continuare nel solco tracciato dalla SF-24 non avrebbe consentito di estrarre ulteriore potenziale dall’auto. Del resto, la Ferrari si è dimostrata complessivamente inferiore a Red Bull nella prima parte di stagione e a McLaren da Miami in poi. I cinque successi ottenuti non sono certamente casuali, ma solo in Texas la SF-24 è apparsa dominante. Monaco è un circuito che non offre alcun tipo di indicazione sulla bontà del mezzo, mentre negli altri successi la superiorità McLaren non capitalizzata ha spalancato le porte della vittoria.

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Il Cavallino Rampante svetta nella sede della rossa di via Abetone Inferiore 4, Maranello

In sostanza. per la storica scuderia modenese, era importante non lasciare nulla al caso cercando di spingere quanto più possibile su ogni aspetto della monoposto. Ferrari, nella fase di design della SF-25, non godeva di un vantaggio competitivo tale da poter traslare gran parte dei punti di forza della precedente vettura su quella che scopriremo a breve sulle reti sociali. Per puntare al successo, gli ingegneri diretti da Vasseur hanno dovuto necessariamente assumersi dei rischi, perché il naturale sviluppo dell’auto 2024, probabilmente, non avrebbe garantito di lottare al vertice.

Autore: Roberto Cecere – @robertofunoat

Immagini: Scuderia Ferrari – F1Tv