F1 | Troppe gare in calendario: come la vivono i meccanici? Il racconto di un dipendente Red Bull
Da diversi anni le gare in calendario stanno andando ad aumentare: la stagione 2025 di F1 ne conta ben 24. Ciò mette in difficoltà i piloti, che tra attività in pista e allenamenti per essere preparati al meglio avranno pochissimo tempo restante per dedicarsi a loro stessi. Non saranno gli unici però: anche meccanici, ingegneri, ... Leggi tutto L'articolo F1 | Troppe gare in calendario: come la vivono i meccanici? Il racconto di un dipendente Red Bull proviene da F1ingenerale.

Da diversi anni le gare in calendario stanno andando ad aumentare: la stagione 2025 di F1 ne conta ben 24.
Ciò mette in difficoltà i piloti, che tra attività in pista e allenamenti per essere preparati al meglio avranno pochissimo tempo restante per dedicarsi a loro stessi. Non saranno gli unici però: anche meccanici, ingegneri, e tutto il personale che si sposta per permettere lo svolgimento degli appuntamenti dovranno affrontare una grande sfida. L’ormai ex meccanico Red Bull Calum Nicholas ha spiegato perché avere un calendario di F1 con così tante gare non è la migliore delle idee.
Fonte: F1inGenerale
Le persone che lavorano in F1 lo fanno generalmente per passione. Ciò non toglie che per affrontare un percorso all’interno di questa categoria si debbano affrontare dei sacrifici a livello personale.
Una difficoltà è ad esempio quella di essere sempre in viaggio. Sicuramente è una possibilità per girare il mondo e fare nuove esperienze, ma è anche difficile stare così tanto tempo lontani da casa. Questo fenomeno è andato ad intensificarsi con l’aumento di gare in calendario. I piloti, così come tutti coloro che gli stanno intorno, staranno in viaggio per circa 190 giorni tra weekend di gara e test pre e post stagionali.
L’esperienza di un dipendente Red Bull
Di questo incremento di gare ne ha parlato Calum Nicholas, ormai ex meccanico Red Bull che da pochi giorni ha annunciato la sua nuova avventura come brand ambassador dell’azienda.
Calum Nicholas ha commentato come la disponibilità ad affrontare certi sacrifici cambi con il passare dell’età e con l’accumulare dell’esperienza. “Quando ho fatto la mia prima stagione completa nel paddock, avevo 23 anni. E allora, avrei fatto volentieri 24 o 25 gare”.
Ciò che incide, per l’ex meccanico Red Bull, è soprattutto la vita pritata. Calum Nicholas lavora in F1 da 12 anni, e se prima era pronto a fare determinate scelte perché consapevole che avrebbero gravato solo su di lui, adesso non è più così. Ha una figlia, e questo cambia anche l’approccio al lavoro di una persona. “Quei sacrifici venivano fatti anche da altre persone intorno a me: la mia compagna e mia figlia. Negli ultimi sei anni, entrambe hanno fatto enormi sacrifici per permettermi di fare ciò che amo”.
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Fonte copertina: Motorcycle Sports
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