F1 | L’ex Red Bull avverte Lawson: “Non commettere quell’errore!”
Una Red Bull più matura ora è pronta a gestire il compagno di Verstappen, ma Lawson non deve cadere nel “solito” errore: l’avvertimento dell’ex pilota Chi negli ultimi anni è passato dal team di Milton Keynes ha spesso collezionato mediocri risultati. Competere al cospetto di Max Verstappen, leader indiscusso della... L'articolo F1 | L’ex Red Bull avverte Lawson: “Non commettere quell’errore!” proviene da F1ingenerale.

Una Red Bull più matura ora è pronta a gestire il compagno di Verstappen, ma Lawson non deve cadere nel “solito” errore: l’avvertimento dell’ex pilota
Chi negli ultimi anni è passato dal team di Milton Keynes ha spesso collezionato mediocri risultati. Competere al cospetto di Max Verstappen, leader indiscusso della Red Bull, si è rivelata un’autentica chimera per i più – da Gasly e Albon fino a Checo Perez. Ora, il sedile accanto a Mad Max spetta a Liam Lawson, che dovrà approcciare al ruolo in Red Bull con intelligenza e senza commettere un classico errore.
Un approccio intelligente, che eviti l’errore compiuto da molti, sarà la chiave per il successo di Liam Lawson in Red Bull. Ne è convinto una vecchia conoscenza della scudera anglo-austriaca, Christian Klien. L’austriaco ha guidato il team di Horner nelle stagioni di debutto assoluto della Red Bull in F1, affiancando l’esperto David Coulthard.
Klien avverte Lawson: “Non commettere quell’errore in Red Bull”
Quando si mette piede in un top team, peccare di tracotanza è un facile rischio. “Bisogna che gestisca questa opportunità con cura“, ha spiegato Klien a “The Business of Winning”. “Ora tocca a lui. Guidare una macchina così forte è il sogno di tutti. Penso che abbia il talento e sia un pilota assai veloce e mentalmente forte. Deve affrontare questa avventura con intelligenza.”
Un pilota, per definizione, tende ad eccellere e primeggiare. Ma questo discorso – secondo Klien – dovrà essere accontonato, almeno per ora, dal giovane australiano. “Non deve andare in Red Bull con l’obiettivo primario di battere Verstappen. Credo che ora, all’inizio della carriera, non sia possibile: deve entrare nell’ottica di essere un gran secondo pilota e imparare il più possibile da Max. Così facendo, il suo momento prima o poi arriverà”, ha spiegato il classe ’83.
Imparare dal passato: “Red Bull l’ha fatto, così tratteranno Lawson”
Nel corso delle stagioni il secondo sedile della Red Bull si è rivelato scottante per molti piloti. Esoneri repentini e cambi in corsa hanno contraddistinto la condotta di Horner e Marko, spesso piuttosto esigenti nei confronti delle proprie seconde guide.
L’ultimo a passare attraverso le Forche Caudine del dottor Marko è stato Sergio Perez. Il messicano, dopo un inizio di avventura in Red Bull piuttosto positivo, ha intrapreso la via della mediocrità nelle ultime due stagioni. “Era chiaro dovessero cambiare qualcosa. Checo ha fatto molto per la Red Bull, ma nell’ultimo anno e mezzo non è più riuscito ad avere il giusto smalto. La situazione credo fosse diventata davvero mentalmente difficile per lui, il cambiamento era necessario.”
Fuori Perez, dentro il giovane Lawson. L’australiano, che ha all’attivo solo undici GP in F1, dovrà essere gestito con sapienza dal team. “Spero che non gli metteranno troppa pressione addosso. Hanno commesso questo errore con Kvyat, Albon e non solo. Penso che abbiano tuttavia imparato da quelle esperienze.”
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