Dividendi 23 giugno 2025: le società che staccheranno
Il 23 giugno 2025 l'attenzione di Piazza Affari sarà rivolta alla distribuzione dei dividendi. In questa data si concentrerà lo stacco dei dividendi di numerose big di Borsa Italiana: Intesa, Banco BPM, Generali, Saipem e Tenaris, fra le tante.

Lunedì 23 giugno sarà un giorno da segnare sul calendario per i dividendo 2025 di Borsa Italiana. I riflettori saranno puntati principalmente sul FTSE Mib, con molte blue chip italiane che distribuiranno il dividendo in questa data, per poi metterle in pagamento nei due giorni successivi.
In particolare saranno Leonardo, Poste Italiane e Snam, tra le tante, a distribuire la cedola
Gli investitori presteranno particolare attenzione a questa giornata per due motivi principali: la remunerazione di chi ha acquistato le azioni e l’impatto ‘tecnico’ sul FTSE MIB derivante dalla decurtazione della sommatoria delle cedole staccate. Infatti lunedì 23 giugno, come in tutti i giorni di stacco delle cedole, è molto probabile che le valutazioni dei titoli azionari subiscano un calo, poiché il loro valore diminuisce di un importo corrispondente a quello dei dividendi distribuiti.
Quali sono le società che staccheranno i dividendi il 23 giugno?
- Dividendo Leonardo: Leonardo distribuirà un dividendo (relativo all'esercizio 2024) pari a 0,52 euro per azione, quasi il doppio rispetto all’anno precedente.
- Dividendo Pirelli: Pirelli distribuirà un dividendo (relativo all'esercizio 2024) pari a 0,25 euro per azione.
- Dividendo Poste Italiane: Poste Italiane distribuirà un maxi dividendo (relativo all'esercizio 2024) pari complessivamente a 1,08 euro per azione. Il saldo di 0,75 euro verrà staccato il 23 giugno 2025.
- Dividendo STM: STM distribuirà la prima tranche di 0,09 dollari (dividendo complessivo di 0,36 dollari per azione)
- Dividendo Snam: Snam distribuirà il saldo del dividendo di 0,1743 euro per azione.
- Dividendo Terna: I vertici di Terna hanno comunicato che il saldo sul dividendo 2025 sarà pari a 0,277 euro.
Quelle appena elencate sono le società del FTSE Mib che distribuiranno il dividendo il 23 giugno, ma sono molte altre le società di Borsa Italiana che nella stessa data staccheranno i dividendi.
- Acea: dividendo di 0,95 euro per azione
- Ariston Holding: dividendo di €0,08 per azione.
- Carel Industries: dividendo di 0,165 euro per azione
- Digitouch: dividendo di 0,03 euro per azione
- Enav: dividendo di €0,27 per azione
- Hera: dividendo di 0,15 euro per azione
- Iren: dividendo di 0,1283 euro per azione
- Mare Engineering Group: dividendo di 0,02 euro per azione
- Mfe A: dividendo di 0,27 euro per azione
- Mfe B: dividendo di €0,27 per azione.
- Ovs: dividendo di 0,11 euro per azione
- Promotica: dividendo di 0,09 euro per azione
- Simone: dividendo di 0,01 euro per azione
- Tamburi: dividendo di €0,16 per azione
La domanda sporge spontanea: quando acquistare per avere diritto al dividendo del 23 giugno?
Il diritto a percepire il dividendo si concretizza solo se l'azionista possiede l'azione in portafoglio all’apertura del giorno in cui il titolo stacca il dividendo, il 23 giugno. Pertanto, comprare azioni il giorno stesso dello stacco non porta alla percezione del dividendo: venerdì 20 giugno 2025 è l’ultimo giorno utile per comprare le azioni che staccheranno il 23 giugno 2025.
Di seguito le risposte ai dubbi più comuni tra gli investitori:
- Posso ricevere il dividendo se vendo il titolo il giorno dello stacco? Sì, poiché il titolo sarà già quotato ex dividendo in quel giorno, la transazione sarà neutrale e l'investitore avrà diritto al dividendo.
- Posso ricevere il dividendo se vendo il titolo il giorno prima dello stacco? No, poiché l'investitore non possiede più le azioni al momento dello stacco, non avrà diritto a ricevere il dividendo.
- Posso ricevere il dividendo se acquisto il titolo il giorno dello stacco? Anche in questo caso, la risposta è no. Gli investitori devono acquistare le azioni prima dello stacco per avere diritto al dividendo.
La data di pagamento è fissata il 25 giugno 2025 e segna il momento in cui gli investitori ricevono i proventi.