Dividendi 22 aprile 2025 di Borsa Italiana
Martedì 22 aprile 2025 entra nel vivo la stagione dei dividendi 2025 (relativi ai bilanci dell'esercizio 2024) per le società quotate a Piazza Affari.

In base al calendario di Borsa Italiana, martedì 22 aprile 2025 alcune società quotate al FTSEMib staccheranno la cedola: tra queste si segnala Unicredit e Iveco.
Di seguito i dividendi che verranno staccati il 22 aprile 2025, con messa in pagamento dal 23 aprile:
- Dividendo Unicredit: Unicredit (UCG, Isin IT0005239360) ha proposto il saldo sul dividendo 2024 (relativo all’esercizio 2023) di 1,4764 euro per azione, ma la proposta precisa di dividendo verrà formulata più avanti dal cda in base al calcolo definitivo del numero di azioni ammesse a ricevere la cedola.
- Dividendo Iveco: Il CdA di Iveco Group (IVG, Isin NL0015000LU4) ha proposto la distribuzione di un dividendo annuale di 0,33 euro per azione, per un ammontare complessivo di 90 milioni di euro.
L’importante è ricordare che il diritto a incassare il dividendo matura se, e solo se, si possiede l'azione il 22 aprile, giorno in cui i titoli staccheranno la cedola.
La data di stacco, o ex-date, rappresenta il momento in cui la società riconosce ufficialmente il diritto al dividendo. Pertanto, per essere idonei a ricevere il dividendo, occorre aver acquistato le azioni entro giovedì 17 aprile, ovvero il giorno prima della data di stacco (Lunedì dell'Angelo e Venerdì Santo Borsa Italiana sarà chiusa).
Se l'azionista vende il titolo dopo l'apertura del giorno dello stacco, incassa comunque il dividendo. Al contrario invece, chiunque acquisti il titolo successivamente all'apertura nel giorno dello stacco del dividendo non ha diritto ad incassare il dividendo.
Le due date da ricordare sono:
- la data di stacco, in cui si stabilisce chi ha diritto ad incassare il dividendo;
- la data di pagamento, quando l'azionista si vede accreditare sul suo conto l'importo monetario del dividendo.
Il 22 aprile, al pari degli altri giorni di stacco delle cedole, è molto probabile un calo delle valutazioni dei titoli azionari, in quanto si riducono di una quota corrispondente al valore dei dividendi.
Al contrario, il titolo tende a salire quando una società annuncia un dividendo maggiore delle attese, in quanto gli investitori leggono tale notizia come un indicatore di buona salute dell’azienda e di prospettive positive.
Questa lettura, però, non sempre risulta veritiera, in quanto alcune società potrebbero offrire cedole elevate senza una reale sostenibilità a lungo termine, creando quella che viene definita "trappola del dividendo".