Decreto Milleproroghe è legge: le novità fiscali

La Legge n. 15/25 (di conversione del D.L. n. 202/24 c.d. decreto Milleproroghe) ha introdotto rilevanti modifiche al prossimo calendario fiscale. Le principali novità riguardano la rottamazione, le assicurazioni catastrofali, alle multe per i no vax. Non è andata in porto la possibilità di una rottamazione quinquies. Tuttavia, una delle novità più importanti riguarda la possibilità di riammissione alla rottamazione […] L'articolo Decreto Milleproroghe è legge: le novità fiscali proviene da Fiscomania.

Mar 1, 2025 - 04:52
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Decreto Milleproroghe è legge: le novità fiscali

La Legge n. 15/25 (di conversione del D.L. n. 202/24 c.d. decreto Milleproroghe) ha introdotto rilevanti modifiche al prossimo calendario fiscale.

Le principali novità riguardano la rottamazione, le assicurazioni catastrofali, alle multe per i no vax. Non è andata in porto la possibilità di una rottamazione quinquies.

Tuttavia, una delle novità più importanti riguarda la possibilità di riammissione alla rottamazione quater per i decaduti. I debitori che non hanno rispettato i termini di pagamento entro il 31 dicembre 2024 potranno presentare una nuova dichiarazione di adesione entro il 30 aprile 2025. Il pagamento degli arretrati, con interessi al 2% annuo dal 1° novembre 2023, potrà essere effettuato:

  • In un’unica soluzione entro il 31 luglio 2025;
  • In un massimo di dieci rate consecutive.

Nell’emendamento non trova spazio la proroga per l’adesione al concordato preventivo biennale per il 2025-2026, dal 31 luglio 2025 al 30 settembre 2025.

Riapertura della rottamazione quater cartelle per i decaduti

Svanita la possibilità di una rottamazione quinquies delle cartelle, ma resta la proroga della rottamazione quater, per i contribuenti che nei mesi scorsi non hanno provveduto al pagamento nei tempi previsti. Basta saltare una rata per perdere il beneficio.

In pratica, vengono riaperti i termini per la rottamazione quater per coloro che non hanno pagato le rate dovute. La precedente formulazione l’adesione sarebbe dovuta avvenire entro il 30 aprile 2025. Una volta riammessi è possibile dilazionare il debito in un massimo di 10 rate o pagarlo in un’unica soluzione entro il 31 lugllo 2025.

La nuova formulazione esclude la proroga di due mesi per aderire al concordato preventivo biennale per il 2025-2026, dal 31 luglio 2025 al 30 settembre 2025 precedentemente prevista nell’emendamento ritirato.

Nuovo calendario per le dichiarazioni dei redditi

Previste anche nuove scadenze per la dichiarazione dei redditi 2025. Prevedeva lo spostamento al 17 marzo 2025 del termine del 28 febbraio, una modifica con effetto a cascata anche sulla data di avvio della fase di presentazione, che sarebbe passata dal 15 al 30 aprile.

Pubblicazione aliquote IMU

Sono stati prorogati i termini per le delibere regolamentari di approvazione delle aliquote IMU previste per il 2024. Queste sono efficaci se sono inserite nella sezione del Portale del federalismo fiscale entro il 30 novembre 2024 e pubblicate sul sito internet del Dipartimento delle Finanze entro il 7 febbraio 2025 (art. 1 commi 2-bis e 2-ter).

Se, rispetto all’IMU dovuta per il 2024 in forza delle delibere “prorogate”, l’imposta già corrisposta entro il 16 dicembre 2024 (termine “ordinario” del saldo IMU) risulta:

  • Minore, la differenza va versata, entro il 28 febbraio 2025, senza applicare sanzioni e interessi;
  • Maggiore, il rimborso compete secondo le regole ordinarie.

Slittamento obbligo assicurativo imprese

Sono stati respinti gli ulteriori slittamenti per l’obbligo di assicurazione contro i danni derivanti da calamità naturali, come alluvioni e terremoti, per le imprese. L’obbligo riguarda la necessità di assicurarsi a copertura di danni a terreni, fabbricati, impianti e macchinari, nonché attrezzature industriali e commerciali.

L’obbligo, previsto dalla Legge di Bilancio 2024 era in attesa di un decreto attuativo, ma secondo quanto contenuto nel Milleproroghe l’obbligo slitta dal 31 dicembre 2024 al 31 marzo 2025. Alcuni emendamenti chiedevano un ulteriore slittamento a giugno o a dicembre, ma sono stati respinti pertanto le aziende dovranno adeguarsi all’obbligo entro il 31 marzo 2025.

Fondo povertà educativa

Per il triennio 2025/2027 è stata rifinanziato il fondo per la povertà educativa dei minori che si occupa di contrastare la povertà educativa minorile. Rifinanziato, con 9 milioni di euro fino al 2027.

Regime Iva terzo settore

Il nuovo regime di esenzione Iva per le operazioni degli enti associativi slitta dal 1° gennaio 2025 al 1° gennaio 2026.

Contributi settore turismo

contributi in favore del settore turistico sono prorogati fino al 31 dicembre 2025. E’ possibile richiedere contributi a fondo perduto e credito di imposta nei comuni che si trovano in comprensori o aree sciistiche della dorsale appenninica.

I beneficiari della proroga sono:

  • Chi si occupa di impianti di risalita, innevamento artificiale e preparazione delle piste da sci;
  • Noleggiatori di attrezzature per gli sport invernali;
  • Maestri di sci (iscritti ad albi professionali) e le relative scuole;
  • Agenzie di viaggio;
  • Coloro che gestiscono stabilimenti termali;
  • Imprese ricettive;
  • Ristorazione.

Credito di imposta transizione 5.0

Per quanto riguarda il credito d’imposta transizione 5.0, l’art. 13 comma 1-quinquies dispone che siano agevolabili gli investimenti sostenuti anche antecedentemente alla presentazione della richiesta di accesso, purché effettuati a decorrere dal 1° gennaio 2024.

Sistema Tessera Sanitaria

Nuova proroga per la trasmissione dei dati delle spese sanitarie dei cittadini al Sistema Tessera Sanitaria. In particolare, viene prevista l’estensione per tutto il 2025 del divieto di trasmissione delle fatture elettroniche al Sistema di Interscambio (SdI) delle fatture relative ai dati delle spese mediche da parte dei professionisti e delle strutture sanitarie. Pertanto, i dati continueranno ad essere trasmessi al Sistema Tessera Sanitaria (Sts). Slitta, probabilmente, al prossimo anno l’aggiornamento dei sistemi telematici a prova di privacy per evitare lo sdoppiamento dei canali. Questo, grazie alla riformulazione dall’art. 10-bis comma 1, primo periodo, del D.L. n. 119/18 a tutto il 2025 (art. 3).

Assemblee societarie a distanza per tutto il 2025

Viene prorogata, fino al prossimo 31 dicembre 2025, la possibilità di svolgere assemblee societarie con le modalità telematiche (modalità consentite dalla normativa emanata durante l’epidemia Covid-19). Di fatto viene prorogata la disposizione contenute nell’art. 106 del D.L. n. 18/20, che era in vigore fino al 2024. Tale disposizione prevede che:

  • Le assemblee delle società quotate potranno essere convocate imponendo ai soci di non intervenire (né di persona né mediante strumenti di telecomunicazione) e, quindi, obbligandoli, se intendano esprimere il loro voto, ad avvalersi del “rappresentante designato“. la nomina del rappresentante designato e l’obbligo di intervento in assemblea solo mediante il rappresentante designato è possibile anche per le Spa ammesse alla negoziazione su un sistema multilaterale di negoziazione, le Spa con azioni diffuse fra il pubblico in misura rilevante, le banche popolari e le banche di credito cooperativo, le cooperative e le mutue assicuratrici;
  • Le assemblee delle società diverse da quelle quotate, possono essere convocate consentendo o imponendo ai partecipanti di intervenire anche o solo mediante strumenti di telecomunicazione, pur se il rispettivo statuto non preveda questa modalità.

La partecipazione all’assemblea può essere effettuata usufruendo degli strumenti di telecomunicazione, quindi è possibile anche che si svolta senza la necessità che qualcuno intervenga fisicamente.

Elementi assenti ancora in attesa

All’interno di questo Milleproroghe non vi sono novità per quanto riguarda l’attesa clausola di salvaguardia per le auto aziendali. Infatti, la predisposizione dell’emendamento corredato dalla copertura “certificata” in grado di evitare la maggiore tassazione per le auto assegnate ai dipendenti nel 2025 ma ordinate nel 2024 era stato completata. Tuttavia, dovrà attendere di essere inserita in una prossima disposizione normativa (probabilmente il prossimo “decreto bollette“).

Altro aspetto su cui si è dibattuto molto e che non trova spazio in questa disposizione normativa è un ulteriore proroga per le adesioni al concordato preventivo biennale per il biennio 2025-2026, per le partite Iva. A chiedere al Governo un’ulteriore proroga erano stati i professionisti e le associazioni di categoria di commercianti ed artigiani. Anche questo emendamento, probabilmente, dovrà attendere di essere inserito in una prossima disposizione normativa.

L'articolo Decreto Milleproroghe è legge: le novità fiscali proviene da Fiscomania.