Credito d’imposta per la pubblicità sui giornali: come ottenere il bonus 2025
Per gli imprenditori ed enti che investono nella pubblicità su quotidiani, periodici o media locali, il 2025 potrebbe essere l’anno giusto per ottenere il bonus pubblicità sui giornali, ecco come ottenerlo. Con l’introduzione del credito d’imposta per gli investimenti pubblicitari incrementali, anche quelli online, il governo ha pensato a una misura che sostiene il settore […] L'articolo Credito d’imposta per la pubblicità sui giornali: come ottenere il bonus 2025 proviene da Economy Magazine.

Per gli imprenditori ed enti che investono nella pubblicità su quotidiani, periodici o media locali, il 2025 potrebbe essere l’anno giusto per ottenere il bonus pubblicità sui giornali, ecco come ottenerlo. Con l’introduzione del credito d’imposta per gli investimenti pubblicitari incrementali, anche quelli online, il governo ha pensato a una misura che sostiene il settore dell’informazione e stimola l’economia. Se non vuoi perdere questa opportunità, scopri come fare domanda e accedere a questa agevolazione che potrebbe dare una spinta alla tua visibilità.
Modalità di accesso e procedura
Per accedere al bonus pubblicità, le imprese e gli enti interessati devono inviare la domanda utilizzando i servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate. La procedura si svolge nell’area riservata del sito, nella sezione “Servizi per” sotto la voce “Comunicare”, previa autenticazione con SPID, Carta Nazionale dei Servizi (CNS) o Carta d’Identità Elettronica (CIE). È importante seguire con attenzione le istruzioni fornite per evitare errori nella compilazione e nella presentazione della domanda. Entro il 31 marzo, sarà possibile inviare la richiesta, dopodiché sarà necessario attendere la fase successiva per la verifica dell’effettiva realizzazione dell’investimento.
Modello e istruzioni per la compilazione
Sul sito dell’Agenzia delle Entrate è disponibile il modello per la comunicazione e le relative istruzioni per la compilazione. Il modulo ha due funzioni: da una parte permette di presentare la “Comunicazione per l’accesso al credito d’imposta”, dall’altra consente di inviare la “Dichiarazione sostitutiva relativa agli investimenti effettuati”. La prima parte, quella della comunicazione, deve essere inviata entro la fine di marzo 2025. La dichiarazione sostitutiva, invece, rappresenta l’atto finale per il riconoscimento definitivo del credito e deve essere inviata nel periodo compreso tra il 9 gennaio e il 9 febbraio 2026, per attestare che gli investimenti previsti siano stati effettivamente realizzati.
Modifiche e evoluzione del credito d’imposta negli anni
Il credito d’imposta è stato introdotto nel 2018, ma nel corso degli anni ha subito modifiche e aggiornamenti. Durante il periodo del Covid (2020-2022), l’accesso al bonus è stato semplificato, eliminando il requisito dell’incremento minimo dell’investimento previsto dalla normativa ordinaria. Inoltre, in quel periodo, l’aliquota del contributo è stata elevata al 50%. Dal 2023, la misura è tornata alla sua configurazione ordinaria, con un credito d’imposta pari al 75% degli investimenti incrementali rispetto all’anno precedente. L’incentivo è applicabile solo a chi ha aumentato di almeno l’1% i propri investimenti pubblicitari sugli stessi mezzi di informazione rispetto all’anno precedente.
Fondi disponibili e ripartizione delle risorse
Il beneficio è concesso fino a esaurimento delle risorse annue disponibili, che ammontano a 30 milioni di euro. Se la domanda complessiva di crediti d’imposta supera il valore delle risorse disponibili, l’ammontare sarà ripartito proporzionalmente tra tutti i richiedenti. Per utilizzare il credito, le imprese dovranno presentare il modello F24, esclusivamente tramite i servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate, utilizzando il codice tributo “6900”. È importante sottolineare che la somma concessa non può essere utilizzata per altri scopi e deve essere utilizzata solo in compensazione.
Eligibilità e settori beneficiari
Possono beneficiare del credito d’imposta le imprese, i lavoratori autonomi e gli enti non commerciali che effettuano investimenti pubblicitari su quotidiani e periodici, sia in formato cartaceo che online, e sulle emittenti televisive e radiofoniche locali, analogiche o digitali. Gli investimenti devono essere superiori di almeno l’1% rispetto a quelli effettuati nello stesso periodo dell’anno precedente, sugli stessi mezzi di informazione. L’agevolazione si applica anche agli investimenti effettuati su emittenti iscritte al Registro degli Operatori di Comunicazione (ROC) e su giornali registrati presso il Tribunale o al ROC, e dotati di un Direttore Responsabile.
Sostegno alla stampa periodica italiana all’estero
Oltre al credito d’imposta per gli investimenti pubblicitari in Italia, entro il 31 marzo 2025 scade anche il termine per la presentazione delle domande per il contributo a sostegno della stampa periodica italiana all’estero. Le domande devono essere presentate all’ufficio consolare italiano competente, secondo le modalità indicate sul sito. Questa misura è destinata a supportare i giornali italiani editi e diffusi all’estero, contribuendo alla promozione dell’informazione italiana anche oltre i confini nazionali.
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