Com’è iniziato l’anno per Tim
Che cosa emerge dalla trimestrale di Tim e come la Borsa ha reagito ai conti.

Che cosa emerge dalla trimestrale di Tim
Ricavi e margini in crescita per Tim, ma l’indebitamento netto rimane elevato e il risultato è ancora in perdita, seppure ridotta.
È quanto emerge dai risultati della società tlc guidata da Pietro Labriola, il cui Consiglio di amministrazione ha approvato l’informativa finanziaria al 31 marzo 2025.
Tim ha chiuso il primo trimestre del 2025 con ricavi totali di gruppo pari a 3,3 miliardi di euro, in crescita del 2,7% anno su anno (+1,6% nel domestico a 2,2 miliardi di euro, +4,9% in Brasile a 1,0 miliardi di euro); i ricavi da servizi di gruppo sono in crescita del 3,3% anno su anno a 3,1 miliardi di euro (+2,1% nel domestico a 2,1 miliardi di euro, +5,6% in Brasile a 1,0 miliardi di euro).
La perdita netta del gruppo (considerando il gruppo Telecom Italia Sparkle quale Discontinued Operations) è di 124 milioni di euro, in miglioramento dal rosso di 400 milioni dello stesso periodo del 2024.
Pertanto, sulla base dei risultati al 31 marzo 2025, Tim conferma tutte le guidance per l’esercizio in corso.
Tutti i dettagli.
CRESCONO I RICAVI
Al 31 marzo 2025 i ricavi totali del gruppo Tim ammontano a 3,3 miliardi di euro, in crescita del 2,7% su base annua, i ricavi da servizi di Gruppo sono in crescita del 3,3% anno su anno a 3,1 miliardi di euro (+2,1% nel domestico a 2,1 miliardi di euro, +5,6% in Brasile a 1,0 miliardi di euro).
Nello specifico, per Tim Domestic i ricavi totali sono pari a 2,2 miliardi di euro, in aumento dell’1,6% su base annua e l’Ebitda After Lease in aumento del 4% su base annua a 400 milioni. Ricavi totali pressoché stabili anche per Tim Consumer a 1,5 miliardi di euro (+0,3% su base annua) e in crescita per Tim Enterprise a 0,8 miliardi (+4,5%).
E I MARGINI
In netta crescita l’Ebitda per Tim, che aumenta del 5,7% anno su anno a 1,0 miliardi di euro (+4,1% nel domestico a 0,5 miliardi di euro, +6,8% in Brasile a 0,5 miliardi di euro); in crescita anche l’Ebitda After Lease di gruppo, che sale del 5,4% anno su anno a 0,8 miliardi di euro (+4,0% nel domestico a 0,4 miliardi di euro, +6,5% in Brasile a 0,4 miliardi di euro).
LA PERFORMANCE DI TIM BRASIL
SI RESTRINGE IL ROSSO PER TIM
Per quanto riguarda l’ultimo rigo del conto economico, il risultato netto del primo trimestre 2025 registra una perdita di 124 milioni di euro, che si confronta con la perdita di 400 milioni di euro nel primo trimestre 2024.
FOCUS DEBITO
Passando al debito, il debito netto rettificato After Lease al 31 marzo 2025 è pari a 7,5 miliardi di euro, rispetto a circa 7,3 miliardi di euro a fine del 2024, con un andamento collegato alla stagionalità del capitale circolante e che ha visto un assorbimento più elevato per via degli ingenti investimenti realizzati nell’ultimo trimestre del 2024.
“Con un rapporto fra l’indebitamento finanziario netto rettificato After Lease e l’Ebitda organico After Lease inferiore a 2,1x, il gruppo si conferma l’operatore di telecomunicazioni quotato con la struttura finanziaria più solida in Europa” indica la nota della società guidata da Labriola.
CONFERMATA LA GUIDANCE 2025
Infine, sulla base dei risultati al 31 marzo 2025, il gruppo conferma tutte le guidance per l’esercizio in corso. In particolare, il primo trimestre dell’anno conferma il percorso di crescita intrapreso dal gruppo, con un aumento dei ricavi e dei margini in linea con le attese grazie a un buon andamento del business sia sul mercato domestico sia su quello brasiliano.
Come ricorda la nota, il trimestre si è caratterizzato anche per l’ingresso di Poste Italiane nell’azionariato di Tim e per il successivo annuncio dell’incremento della partecipazione, di cui è atteso a breve il perfezionamento, fino al 24,81% delle azioni ordinarie.