Calamità naturali, in Toscana solo una piccola impresa su cinque è assicurata
Confindustria: “Serve chiarezza sui nuovi obblighi”. Martedì 13 maggio seminario sul tema nella sede della Camera di commercio di Firenze

Firenze, 12 maggio 2025 – Le imprese toscane sono ancora largamente scoperte di fronte al rischio di alluvioni, terremoti e altri eventi catastrofali. Secondo le stime di Confindustria Toscana Centro e Costa, solo il 50% delle medie imprese ha già sottoscritto una polizza assicurativa adeguata. Tra le piccole, la percentuale si ferma appena al 20%. E molte coperture esistenti potrebbero non rispettare i nuovi criteri imposti dalla legge.
Un dato preoccupante, anche alla luce delle nuove disposizioni contenute nella legge 213 del 2023, che rende obbligatoria la stipula di una polizza contro eventi catastrofali per tutte le imprese, secondo scadenze precise: entro il 1° ottobre 2025 per le medie, ed entro il 1° gennaio 2026 per piccole e microimprese.
Proprio per fare chiarezza, martedì 13 maggio, alle 15, si terrà un seminario nell’Auditorium della Camera di commercio di Firenze, in piazza Mentana, rivolto alle aziende.
Ad aprire i lavori saranno Giuseppe Salvini, segretario generale della Camera di commercio di Firenze, e Mario Bartoli, presidente della sezione toscana dell’Albo nazionale gestori ambientali. A seguire, prenderanno la parola Giulio Veltri, capo dell’Ufficio legislativo del ministero delle Imprese e del Made in Italy, Simona Andreazza, responsabile del settore eventi catastrofali di Ania, l’Associazione nazionale fra le imprese assicuratrici, e Giancarlo Barbieri, presidente della commissione regionale Abi Toscana, in rappresentanza del mondo bancario.
«Sulle grandi imprese non ci sono criticità – spiega Paolo Sorrentino, vicepresidente di Confindustria Toscana Centro e Costa – ma sulle medie, e soprattutto sulle piccole, serve una riflessione urgente. Non è pensabile applicare lo stesso modello assicurativo ad una fabbrica con cento dipendenti e ad una ditta individuale che lavora in una stanza della casa. Occorre flessibilità, altrimenti l’impatto economico sarà insostenibile per tante realtà».
Secondo Confindustria, la vera urgenza riguarda la definizione dei criteri operativi. «Oggi – prosegue Sorrentino – le imprese si trovano a scegliere alla cieca tra decine di offerte assicurative, senza sapere quali siano realmente valide. Chiediamo che vengano al più presto introdotti requisiti esecutivi chiari e proporzionati alla dimensione aziendale. Senza questi elementi, il rischio è che migliaia di micro e piccole imprese restino scoperte o sottoscrivano polizze inutili».
L’alluvione che nel 2023 ha colpito Campi Bisenzio e il Mugello ha fatto da campanello d’allarme. «Chi ha subito danni si è già tutelato – conclude Sorrentino – ma adesso serve un quadro normativo solido e comprensibile».