Bond: come costruire portafogli in uno scenario di soft landing
Il contesto di crescita resiliente, la forza del mercato del lavoro e l’inflazione che appare sotto controllo fanno presagire uno scenario di soft landing negli Stati Uniti, come è stato per il 2024. Ma anche al di fuori degli Stati Uniti stanno emergendo segnali di ripresa, con la crescita dei salari reali in Europa che... Leggi tutto

Il contesto di crescita resiliente, la forza del mercato del lavoro e l’inflazione che appare sotto controllo fanno presagire uno scenario di soft landing negli Stati Uniti, come è stato per il 2024. Ma anche al di fuori degli Stati Uniti stanno emergendo segnali di ripresa, con la crescita dei salari reali in Europa che è entrata in territorio positivo per la prima volta in oltre due anni.
Nel lungo termine, queste prospettive ci portano a essere positivi sul credito, dal momento un mondo di elevata crescita del PIL nominale probabilmente consentirà ai tassi di default di rimanere a una sola cifra, come è avvenuto nell’ultimo anno. Vale anche la pena di notare che i rischi di rifinanziamento nell’ambito dell’high yield, pur essendo stati paventati, si sono ridotti grazie alla capacità delle società di estinguere il proprio debito e grazie a una certa normalizzazione dei mercati dei tassi d’interesse. A livello aggregato, le società hanno mantenuto una gestione prudente dei bilanci, che ha permesso di tenere sotto controllo i fondamentali da un punto di vista micro per questa fase del ciclo. Inoltre, la qualità del mercato high yield è migliorata nel tempo, con una crescita della quota di obbligazioni BB rispetto a quelle B e CCC.
Per quanto riguarda i titoli di Stato, ci aspettiamo che i rendimenti si muoveranno all’interno di un intervallo più ampio rispetto al periodo pre-pandemico, poiché l’era della bassa inflazione e dei bassi tassi di interesse è giunta al termine. Inoltre, un soft landing limiterà probabilmente il grado di allentamento della politica da parte delle banche centrali.
Costruire portafogli obbligazionari tenendo presente questa prospettiva significa concentrarsi sulle opportunità di carry nei segmenti a più alto reddito del mercato del credito, che offrono rendimenti in grado di reggere il confronto con i rendimenti storici dell’azionario globale. Inoltre, se dovesse verificarsi un rallentamento della crescita maggiore delle nostre aspettative, le banche centrali avrebbero un ingente dry powder per tagliare i tassi di interesse, data l’entità del precedente ciclo di rialzo, e questo dovrebbe anche limitare i rischi di crescita al ribasso. Di conseguenza, il recente aumento dei rendimenti dei titoli di Stato suggerisce che i tassi di interesse a breve termine potrebbero ora essere più stabili, offrendo un punto di ingresso interessante per iniziare a costruire nuovamente portafogli bilanciati con esposizione al credito e ai tassi di interesse.
In sintesi, la svolta dovish delle banche centrali e lo spazio disponibile per ulteriori allentamenti sono di buon auspicio per il reddito fisso. Quando si costruisce un portafoglio concentrandosi sulle opportunità di reddito bisogna tenere in considerazione il fatto che molti dei rischi che gli investitori si trovano ad affrontare sono di natura inflazionistica. Con tassi di default che probabilmente rimarranno bassi, vale la pena considerare il credito ad alto reddito e integrarlo in un portafoglio bilanciato, tenendo presente che essere presenti sul mercato è più importante di attendere il momento perfetto, poiché i rendimenti dovrebbe aiutare ad attenuare i periodi di volatilità.
A cura di Mohammed Kazmi, Chief Strategist & Senior Portfolio Manager di Ubp