Basta acetamiprid: il pesticida killer delle api che finisce anche nel miele va bandito al più presto dall’Ue
L’acetamiprid è un insetticida neonicotinoide ancora autorizzato in Europa, nonostante le crescenti evidenze scientifiche sui suoi effetti neurotossici. PAN Europe ha recentemente lanciato un appello urgente affinché l’UE ne vieti l’uso, a tutela della salute pubblica e della biodiversità. Si riaccende l’attenzione su questo pesticida tanto discusso in quanto l’unico Paese che l’aveva bandito, la...

L’acetamiprid è un insetticida neonicotinoide ancora autorizzato in Europa, nonostante le crescenti evidenze scientifiche sui suoi effetti neurotossici. PAN Europe ha recentemente lanciato un appello urgente affinché l’UE ne vieti l’uso, a tutela della salute pubblica e della biodiversità.
Si riaccende l’attenzione su questo pesticida tanto discusso in quanto l’unico Paese che l’aveva bandito, la Francia, sta valutando la sua reintroduzione, ma numerosi esperti e organizzazioni ambientaliste avvertono sui pericoli di questa sostanza, presente anche in alimenti di uso quotidiano come il miele.
Cos’è l’acetamiprid e perché è pericoloso?
L’acetamiprid appartiene alla famiglia dei neonicotinoidi, insetticidi progettati per colpire il sistema nervoso degli insetti, causando paralisi e morte. Una delle caratteristiche più preoccupanti dei neonicotinoidi è la loro capacità di dissolversi in acqua e di essere assorbiti dalle piante, rendendo l’intera pianta, compresi nettare, polline e frutti, potenzialmente tossici per gli insetti impollinatori.
Nonostante alcune restrizioni sui neonicotinoidi, questa sostanza rimane autorizzata e continua a essere utilizzata in agricoltura e nei prodotti per il giardinaggio, disponibili in commercio senza particolari limitazioni in molti paesi dell’UE.
Ma è pericoloso solo per gli insetti? Studi recenti dimostrano che questi pesticidi non sono innocui neppure per gli esseri umani.
L’acetamiprid può addirittura attraversare la barriera placentare e quella cerebrale, con potenziali effetti negativi sullo sviluppo neurologico dei feti e dei bambini piccoli. È stato rilevato nel cordone ombelicale, nel latte materno e persino nel liquido cerebrospinale.
Le ricerche indicano che l’acetamiprid potrebbe avere effetti simili alla nicotina sul cervello, aumentando il rischio di deficit cognitivi, disturbi dell’attenzione e problemi comportamentali nei bambini esposti. Inoltre, è stato collegato a interferenze endocrine e a un possibile aumento del rischio di tumore al seno.
Nonostante tutto ciò, l’acetamiprid continua a essere utilizzato su numerose colture, e i suoi residui si trovano comunemente nel cibo che consumiamo.
L’acetamiprid nel miele e in altri alimenti
Uno degli aspetti più allarmanti riguarda la presenza di acetamiprid nel miele. Secondo un recente test del Salvagente, questo pesticida è stato rilevato in 9 vasetti su 14 analizzati. Ciò evidenzia il rischio per i consumatori, ma conferma anche il grave impatto sulla popolazione di api, fondamentali per l’impollinazione e la biodiversità.
Sebbene l’UE abbia abbassato i livelli massimi consentiti di acetamiprid negli alimenti, in alcuni prodotti come agrumi, ciliegie, bacche e olive da tavola, si registrano ancora livelli superiori a 0,5 mg/kg, una soglia ritenuta non sufficientemente sicura dagli esperti.
La situazione in Francia e la richiesta di PAN Europe
La Francia è stato l’unico paese dell’UE a vietare l’acetamiprid nel 2018. Tuttavia, nel gennaio 2025, il Senato francese ha approvato una misura che ne consente la reintroduzione in deroga in alcuni settori agricoli, come la coltivazione della barbabietola e delle nocciole. Questa decisione è stata duramente criticata da ambientalisti e scienziati, che la considerano un passo indietro nella protezione della salute pubblica e dell’ambiente.
PAN Europe chiede allora all’UE di intervenire con un divieto totale e definitivo dell’acetamiprid e di tutti i neonicotinoidi. L’organizzazione ha sottolineato l’urgenza di abbassare ulteriormente i livelli consentiti nei cibi e di implementare test di neurotossicità più rigorosi per tutti i pesticidi.
Cosa possiamo fare?
I consumatori possono ridurre l’esposizione all’acetamiprid scegliendo prodotti biologici certificati. È fondamentale anche sostenere le campagne per un’agricoltura più sostenibile e per la protezione delle api.
La pressione pubblica può spingere le istituzioni europee a prendere misure più severe contro i pesticidi pericolosi, garantendo una maggiore sicurezza alimentare e ambientale. E sarebbe davvero ora!
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