Bandiere Blu 2025, la classifica delle 246 spiagge premiate
Bandiere Blu 2025 premia 246 spiagge: sono 10 in più rispetto al 2024. Ecco quali sono le new entry: la classifica per regione e i tutti i criteri ambientali richiesti

Sono state distribuite 246 Bandiere Blu ai comuni italiani. Le spiagge premiate salgono così di 10 rispetto al 2024, con un incremento dell’11,5% a livello mondiale. I criteri per accedere alla Bandiera Blu sono stabiliti dal programma nazionale di monitoraggio, che prevede acqua di tipo “eccellente” negli ultimi quattro anni e molto altro.
Diverse, quindi, le new entry e tante le conferme, senza troppe sorprese per quelle regioni che, da sempre, sono riconosciute come quelle con le spiagge più belle d’Italia.
Quali sono le nuove Bandiere Blu 2025?
Prima di parlare delle conferme delle Bandiere Blu, andiamo a osservare le nuove entrate del 2025. Le new entry sono:
- Torino di Sangro (Abruzzo);
- Cariati (Calabria);
- Corigliano Rossano (Calabria);
- Cropani (Calabria);
- Sapri (Campania);
- Cattolica (Emilia-Romagna);
- Formia (Lazio);
- Campofilone (Marche);
- Castrignano del Capo (Puglia);
- Margherita di Savoia (Puglia);
- Pulsano (Puglia);
- San Teodoro (Sardegna);
- Messina (Sicilia);
- Nizza di Sicilia (Sicilia);
- Marciana Marina (Toscana).
Invece sono cinque i comuni che non sono stati riconfermati e sono quelli di Capaccio Paestum in Campania, Ceriale in Liguria, San Maurizio d’Opaglio in Piemonte e infine Ispica e Lipari in Sicilia.
Le regioni con più Bandiere Blu: la classifica
Tra comuni che hanno perso la bandiera, nuovi ingressi e tante riconferme, le regioni che hanno più Bandiere Blu nel 2025 sono:
- Liguria con 33;
- Puglia con 27;
- Calabria con 23;
- Marche con 20;
- Campania con 20;
- Toscana con 19;
- Abruzzo con 16;
- Sardegna 15;
- Sicilia on 14;
- Trentino-Alto Adige con 12;
- Lazio con 11;
- Emilia-Romagna con 10;
- Veneto con 9;
- Basilicata con 5;
- Piemonte con 4;
- Lombardia con 3;
- Friuli Venezia Giulia con 2;
- Molise con 2.
Quali sono i criteri?
Per ottenere la Bandiera Blu, i comuni e le loro spiagge devono mantenere parametri ambientali (e non solo) di alta qualità. Tra questi: impianti di depurazione funzionanti, una buona gestione dei rifiuti, ma anche una serie di iniziative comunali per migliorare la vivibilità nel periodo estivo.
L’ottenimento della Bandiera Blu, quindi, non vuol dire unicamente “una bella spiaggia”, ma anche tutta una serie di servizi a essa collegati, come aree pedonali, piste ciclabili, cura del verde, servizi sanitari pubblici e privati. Serve anche il rispetto delle aree naturalistiche, la cura dell’arredo urbano e l’accessibilità al mare senza limitazioni.
Nel corso degli anni sono state tante le riconferme, ma l’obiettivo del presidente della Fondazione Fee Italia, Claudio Mazza, è quello di aumentare il numero di Bandiere Blu nei territori del Sud.
Il piano di azione per la sostenibilità
Per poter ottenere la Bandiera Blu bisogna fare domanda, cioè iniziare un percorso per risolvere le criticità del territorio e valorizzare, di conseguenza, la bellezza naturalistica e l’impegno dei comuni. Proprio per questo, nel 2025, tutti i comuni che hanno intrapreso il percorso della Bandiera Blu hanno dovuto presentare anche un “Piano d’azione per la sostenibilità”, che dovrà essere attuato nei prossimi tre anni.
L’obiettivo del triennio 2025-2027 è contrastare il surriscaldamento globale e il cambiamento climatico, in linea con l’Agenda 2030 delineata dall’Unione Europea. In pratica, Fee Italia dichiara in maniera esplicita che le città e i territori possono fare – e fare bene – nella lotta al cambiamento climatico e agli eventi estremi che spesso devastano la penisola.
Il piano prevede:
- mobilità sostenibile;
- città e comunità sostenibili;
- vita sulla terra;
- vita sott’acqua;
- lotta contro il cambiamento climatico.