Atc, la Uil spara a zero: "Azzerare tutto il Cda"
Il sindacato chiede un atto di forza: nel mirino anche il presidente Pomo "Servono competenze sul settore, basta ai soliti paracadutati della politica".

Azzeramento totale del Consiglio di amministrazione di Atc Esercizio. Uiltrasporti spara a palle incatenate dopo i recenti sviluppi all’interno dell’azienda del trasporto pubblico. Dopo l’annuncio dell’amministratore delegato Giovanni Copello di volersi congedare dal ruolo dopo la chiusura della ’partita’ sulla gara per il subaffidamento del 30% del tpl – pubblicato in esclusiva la scorsa settimana da La Nazione –, il sindacato di categoria della Uil entra a piedi uniti, chiedendo le dimissioni anche del presidente Franco Pomo e dei consiglieri. "Le responsabilità della grave situazione di Atc non sono solo da attribuire all’ad – dice Marco Furletti, segretario territoriale Uiltrasporti – ma chiamano in causa anche l’operato del presidente Pomo. Occorre a questo punto un forte atto politico da parte della proprietà di Atc , volta a evitare il ripetersi in futuro di queste problematiche: occorre, nel momento dell’uscita di scena di Copello, la nomina di un nuovo Consiglio di amministrazione, con azzeramento totale dell’attuale, composto da figure che abbiano competenze in materia di trasporto pubblico locale e non siano i soliti paracadutati della politica". Una dura presa di posizione anticipata dal sindacato nell’incontro svoltosi l’altro ieri a Palazzo civico con gli assessori comunali Manuela gagliardi e Kristopher Casati, convocato per discutere sui tagli al tpl spezzino.
Sulla decisione di Copello, Furletti è categorico: "Dichiara di essere stato chiamato per la fase emergenziale, che a nostro parere sarà ancora molto lunga e complessa, e questo ci preoccupa notevolmente. Probabilmente da parte dell’ad sono stati commessi errori, a partire dai rapporti con le organizzazioni sindacali, visto che ad oggi sono rimasti sul tavolo diverse vertenze come quelle su ferie e buoni pasto. Siamo consapevoli che, per ragioni di bilancio, ci aspetta un 2025 molto preoccupante – rilancia il segretario territoriale della Uil – motivo per il quale sarebbe stato opportuno un clima più sereno anche a livello di relazioni sindacali. È stata chiusa la vicenda del sub appalto, passaggio importante ma che non risolve del tutto la gestione delle sub concessioni, ancora molto lacunosa; la fase emergenziale non è finita". Preoccupazioni, quelle sui tagli al Tpl, che sono state invece messe nero su bianco in una nota congiunta dai sindacati di categoria, per i quali "la modifica delle percentuali di ripartizione delle risorse aggiuntive penalizza il nostro territorio in modo inaccettabile e rischia di compromettere gravemente l’equilibrio economico di Atc Esercizio già dal 2025".
Matteo Marcello