Asset allocation, azionario: le previsioni di Generali Investments
Nonostante le incertezze geopolitiche e l’elevata volatilità, Generali Investments mantiene una visione ottimista sull’azionario, adottando una strategia di “sovrappeso contenuto”. A fare il punto sulla situazione sono M. Morganti, Senior Equity Strategist, e V. Oleinikov, Senior Quantitative Analyst, che, in linea con le previsioni contenute nell’outlook annuale, evidenziano come la rotazione settoriale sia già in... Leggi tutto

Nonostante le incertezze geopolitiche e l’elevata volatilità, Generali Investments mantiene una visione ottimista sull’azionario, adottando una strategia di “sovrappeso contenuto”. A fare il punto sulla situazione sono M. Morganti, Senior Equity Strategist, e V. Oleinikov, Senior Quantitative Analyst, che, in linea con le previsioni contenute nell’outlook annuale, evidenziano come la rotazione settoriale sia già in corso, anche se i mercati statunitensi, in particolare, mostrano segnali contrastanti.
Secondo gli esperti, “la rotazione è in corso in linea con il nostro suggerimento contenuto nel nostro outlook annuale“, anche se, al momento, il focus si sta concentrando più sulle grandi capitalizzazioni fuori dagli Stati Uniti, piuttosto che sulle aziende a bassa capitalizzazione. “L’indice S&P 403, l’EMU, la Cina, la tecnologia cinese e i mercati emergenti sono tra i migliori performer rispetto ai “magnifici sette” degli Stati Unit, dall’inizio dell’anno”, spiega Morganti, riferendosi ai principali indici globali. In particolare, la Cina sta beneficiando di una crescente competitività nell’ambito dell’intelligenza artificiale e delle aspettative di stimoli economici da parte del governo.
Un altro elemento fondamentale nella strategia di Generali Investments riguarda il miglioramento dell’indicatore di fiducia, che si presenta solido grazie a un flusso di cassa libero elevato. “Le operazioni di fusione e acquisizione (M&A) e i nostri modelli di machine learning alimentano le aspettative di un possibile cessate il fuoco, insieme a stimoli economici in Cina e a un incremento della spesa nell’area euro”, afferma Oleinikov. A supporto di questa visione, la ripresa degli utili nell’Unione Economica e Monetaria (EMU) si sta profilando come un’opportunità, nonostante il mercato statunitense si dimostri ancora più resiliente.
Stati Uniti ed Eurozona a confronto
Per quanto riguarda le previsioni a breve termine, gli esperti di Generali Investments continuano a mantenere una posizione cautamente sovrappesata sulle azioni. “Prevediamo un rendimento totale del 7%-11% per gli Stati Uniti e dell’8%-12% per l’area euro nei prossimi 12 mesi“, dichiarano i due analisti. Sebbene il mercato statunitense resti resiliente, ci sono segnali di saturazione e rischi legati a incertezze politiche, come quelle associate all’amministrazione Trump e alla crescente volatilità.
La rotazione settoriale è un aspetto chiave di questa visione. Generali Investments raccomanda un approccio diversificato, con un sovrappeso nelle piccole capitalizzazioni europee e una leggera esposizione alla Cina e all’India. L’outlook per i mercati emergenti è positivo, supportato dall’attività di stimoli cinesi e dall’aumento della concorrenza nell’IA. In particolare, la Cina appare come uno dei principali motori di crescita, grazie alle sue politiche proattive in ambito tecnologico.
Rischi geopolitici econtesto macroeconomico
Nonostante le prospettive positive, non mancano i rischi. La situazione geopolitica resta incerta, con l’ombra di dazi e le implicazioni delle politiche commerciali statunitensi che potrebbero incidere negativamente sui mercati. Inoltre, la ripresa economica nell’area euro, pur mostrando segnali incoraggianti, rimane fragile. “I dazi e i rischi geopolitici, insieme a una ripresa ancora fragile dell’area euro, ci inducono a mantenere un sovrappeso contenuto sulle azioni”, affermano gli esperti.
La disinflazione globale e i miglioramenti negli indicatori economici sono però segnali positivi. Morganti e Oleinikov sottolineano che, nonostante la rotazione fuori dalla tecnologia statunitense, il miglioramento nei PMI e nel Sentix per l’Eurozona, il gap elevato di free cash flow rispetto al CAPEX e l’aumento delle operazioni di M&A sono tutti fattori che contribuiscono a un outlook favorevole per le azioni.
Prudenza ma ottimismo sui mercati azionari
In sintesi, Generali Investments mantiene una posizione cautamente ottimista sul mercato azionario, sebbene consapevole dei rischi geopolitici e delle incertezze macroeconomiche. La strategia di investimento resta focalizzata sulla diversificazione, con un sovrappeso su piccole capitalizzazioni europee, Giappone, e settori come finanziari, aerospaziale, difesa, energia e semiconduttori. Al contrario, settori come i beni di consumo e le utilities sono sottopesati.
Il messaggio principale rimane quello di un approccio bilanciato e flessibile, in grado di adattarsi alle evoluzioni del contesto globale, con aspettative positive per la crescita degli utili negli Stati Uniti e la ripresa nell’Eurozona.