Android 16: novità, dispositivi compatibili e guida all'installazione della beta

Android 16 porterà nuove funzionalità, dispositivi compatibili e una beta da provare. Scopri tutte le novità e come installarlo.L'articolo Android 16: novità, dispositivi compatibili e guida all'installazione della beta sembra essere il primo su Smartworld.

Feb 17, 2025 - 14:47
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Android 16: novità, dispositivi compatibili e guida all'installazione della beta

A un solo un mese dal lanciato della prima versione di Android 15 e in anticipo di almeno quattro mesi rispetto al solito, a novembre 2024 Google ha rilasciato la prima Developer Preview di Android 16.

Ma perché questa decisione, quali sono le novità che possiamo aspettarci dalla nuova versione del sistema operativo del robottino, e su quali dispositivi è possibile provarla? 

Andiamo a rispondere a queste domande, e capiremo come questo progetto faccia parte di una visione più ampia di Google, intesa a portare più velocemente gli aggiornamenti sui nostri telefoni. 

Una tempistica tutta nuova 

Già con Android 15 si era capito come Google stesse preparando qualcosa di nuovo. Invece di lanciare l'aggiornamento del 2024 insieme alla serie Pixel 9, la GrandeG ha scollegato i due eventi, rilasciando l'aggiornamento due mesi dopo. 

L'idea di Google è semplice: avere più telefoni con l'ultima versione di Android e fare in modo che sul mercato arrivino meno telefoni con una versione di Android già "vecchia".

Tornando ai Pixel, è vero che i Pixel 9 sono stati lanciati con Android 14, ma i Pixel 10, se tutto va come dovrebbe andare, arriveranno sul mercato già con Android 16 a bordo. 

Da un lato, la nuova tempistica consente di allinearsi meglio con il programma di lancio dei dispositivi. Quindi presentare il sistema operativo prima consentirà ai produttori di prepararlo in anticipo. Non solo, ma a marzo avviene in genere la decisione delle nuove API da inserire nella versione successiva di Android: anticipandone il rilascio, Google può risolvere eventuali bug.

Le nuove tempistiche di rilascio

Ma c'è di più. Google avrebbe intenzione di allontanarsi da un modello che necessita di raggruppare gli aggiornamenti importanti una volta l'anno, ma distribuirli in più aggiornamenti nel corso dell'anno. 

Questo significa un ciclo di rilascio come gli aggiornamenti Quarterly Platform Release (QPR) che poi diventano i Feature Drop dei Pixel. Nel primo trimestre dell'anno arriveranno le funzionalità, nel secondo un aggiornamento principale (con API, funzionalità e modifiche al comportamento), nel terzo trimestre altre funzionalità e nel quarto un aggiornamento minore (API e funzionalità). 

Quando arriverà Android 16

Quindi quando arriverà Android 16? La GrandeG ha iniziato il rilascio delle Anteprime per gli sviluppatori (Developer Preview, DP) a fine novembre per i proprietari dei più recenti dispositivi Pixel. 

Ecco le tempistiche: 

  • Novembre 2024: Android 16 DP1. La prima build di riferimento basata sul feedback degli sviluppatori, con API, modifiche al comportamento e alcune nuove funzioni
  • Dicembre 2024: Android 16 DP2. Funzioni aggiuntive, modifiche al comportamento e API
  • Gennaio 2025: Android 16 Beta 1. Rilascio per gli utenti iscritti al programma Android Beta
  • Febbraio 2025: Android 16 Beta 2. Aggiornamento incrementale
  • Marzo 2025: Android 16 Beta 3. Inizio della fase "Stabilità della piattaforma". API e comportamenti finali. Si apre la pubblicazione su Google Play
  • Aprile, maggio 2025: Android 16 Beta 4 e successive. Build finali

Non è specificato quando arriverà la versione finale dell'aggiornamento, ma è possibile che venga rilasciato tra maggio e giugno. Proprio in tempo per il Google I/O, magari. 

Con quali dispositivi sono compatibili le beta di Android 16

Google supporta con Android 16 tutti i dispositivi Pixel con chip Tensor, quindi quelli rilasciati dalla serie Pixel 6 del 2021. Le build di Android 16 Beta sono disponibili per i seguenti dispositivi:

  • Pixel 6
  • Pixel 6 Pro
  • Pixel 6a
  • Pixel 7
  • Pixel 7 Pro
  • Pixel 7a
  • Tablet Pixel
  • Piega Pixel
  • Pixel 8
  • Pixel 8 Pro
  • Pixel 8a
  • Pixel 9
  • Pixel 9 Pro
  • Pixel 9 Pro XL
  • Pixel 9 Pro Fold

Come installare le beta di Android 16

Nel momento in cui scriviamo, Google ha appena rilasciato la seconda beta di Android 16. Ecco come installarla. 

Tramite OTA

Il modo più semplice per installare le beta di Android 16 è iscriversi al programma beta di Android e aspettare l'arrivo dell'aggiornamento sul telefono come qualsiasi altro aggiornamento di Android. 

Per farlo, basta andare a questo indirizzo, accedere con il proprio account e registrare un dispositivo tra quelli disponibili associati all'account. Seleziona il programma beta che ti interessa ed entro poco tempo (in genere un'ora) riceverai l'aggiornamento in questione. 

Tramite sideload

In alternativa, se non vuoi aspettare che il tuo Pixel riceva l'aggiornamento, puoi installarlo tramite factory image (immagini del produttore) o file OTA. La differenza è che la prima cancella i dati sul tuo dispositivo, mentre il file OTA è come un aggiornamento qualsiasi e mantiene tutti i dati

Per sapere come procedere, ti rimandiamo alle nostre guide sull'argomento, mentre qui puoi trovare i file da scaricare:

Il nome

Come da tradizione, Google ha associato ad Android 16 il nome di un dessert, Baklava, ma quello che è interessante è il passaggio da Android 15, Vanilla Ice Cream.

Google è quindi passata da "V" a "B", saltando W, X, Y, Z e A. Perché? Perché come abbiamo anticipato i nuovi aggiornamenti di Android 16 seguono rilasci trimestrali, introdotti con Android 14. Con Android 15, Google indicava queste build con la lettera "A", nonostante la versione di Android fosse Vanilla Ice Cream.

A questo punto, con Android 16, la GrandeG ha unificato le build trimestrali con la versione di Android e fatto un reset dell'alfabeto, quindi si riparte dalla "B". 

Live Update

Android 16 introduce i Live Update, una funzione che ricorda le attività in tempo reale introdotte con la Dynamic Island degli iPhone. 

Si tratta di una nuova classe di notifiche introdotte con la prima beta e pensate per aiutare gli utenti a monitorare e accedere rapidamente a importanti attività in corso, consultando lo stato anche attraverso una barra di avanzamento.

I Live Update saranno visibili nella tendina delle notifiche e nella schermata di blocco, e probabilmente anche con Always On attivo. Non solo, ma sembra che avranno uno spazio anche nella barra di stato, sotto forma di pillola dedicata (seconda immagine sopra, fonte Android Authority).

Animazioni predittive per i pulsanti di navigazione

La prima beta di Android 16 ha implementato anche le animazioni predittive per chi utilizza i pulsanti di navigazione. In pratica questa funzione mostra l'anteprima della schermata successiva quando si preme il pulsante indietro (per chi utilizza i gesti era già attiva da tempo). 

Selettore foto

Con Android 16 cambia anche il selettore di foto, che ora include il supporto per i servizi multimediali basati su cloud come Google Foto.

Gli utenti possono selezionare quindi le foto memorizzate nei loro account cloud, eliminando la necessità di passare da un'app all'altra. Inoltre il selettore integra gli album cloud insieme ai contenuti locali.

Privacy sandbox su Android

Con la prima Developer Preview di Android 16, Google ha introdotto l'ultima versione di Privacy Sandbox su Android, che consente di rispettare le normative sulla privacy pur supportando gli ecosistemi pubblicitari.

Questa funzione si ottiene limitando il tracciamento tramite l'utilizzo di dati anonimi e l'elaborazione locale.

App adattative

Tra smartphone, tablet e pieghevoli, anche con triplo schermo, le app Android devono essere sempre più in grado di adattarsi a ogni schermo e orientamento in maniera fluida.

Per questo motivo, con Android 16 le app non potranno limitare l'orientamento dello schermo e la ridimensionabilità su schermi di grandi dimensioni. Questo cambiamento incoraggia gli sviluppatori a creare app adattive che si adattano in modo fluido alle diverse dimensioni e orientamenti del display.

A dire il vero, Android 16 sarà ancora un sistema di passaggio in quanto consentirà ancora agli sviluppatori di app di rinunciare a questa modifica, ma con Android 17 sarà obbligatoria.

Basta notifiche a raffica

Android 16 potrebbe introdurre una funzione di "raffreddamento" delle notifiche, intesa a ridurre le distrazioni. Quando vengono ricevute più notifiche in rapida successione, questa funzione abbassa temporaneamente il suono della notifica e riduce al minimo gli avvisi fino a due minuti. Questo non vale per le notifiche prioritarie come chiamate o allarmi.

Supporto codec APV

La prima beta di Android 16 introduce il supporto per il codec Advanced Professional Video (APV), progettato per la registrazione e la post-produzione video di alta qualità di livello professionale. Secondo Google, questo codec offre "qualità video percettivamente senza perdite" utilizzando il 20% in meno di spazio di archiviazione rispetto ai "codec video professionali convenzionali".

Lo standard codec APV consente il campionamento del colore YUV 422, la codifica a 10 bit e i bitrate fino a 2 Gbps

Migliore supporto per la frequenza di aggiornamento adattiva (ARR)

la seconda Developer Preview di Android 16 ha introdotto nuove API per consentire alle app di sfruttare più facilmente l'Adaptive Refresh Rate (ARR). 

Questa tecnologia, introdotta con Android 15, consente di ridurre il consumo energetico permettendo alla frequenza di aggiornamento del display di adattarsi alla frequenza dei fotogrammi del contenuto. Questo avviene utilizzando passaggi VSync discreti, ma è necessario che l'hardware supporti la funzione (per esempio nei Pixel 9). 

Connessione salute supporta più dati

Novità anche per Connessione salute, l'hub dedicato ai nostri dati su Android. Con Android 16 ci sarà un nuovo set di API che consente alle app di accedere e gestire le cartelle cliniche elettroniche (EHR) nello standard Fast Healthcare Interoperability Resources (FHIR), un metodo standardizzato per la gestione delle cartelle cliniche elettroniche in diversi sistemi sanitari.

A quanto pare la funzione consente di accedere a dati come le vaccinazioni, all'inizio, per poi estendersi a risultati di esami di laboratorio, farmaci e altro ancora. 

Novità per il comparto fotografico

Android 16 porta diverse novità per gli amanti della fotografia. Innanzitutto, la nuova API Night Mode Indicator consente alle app che scattano foto o registrano video di adattarsi automaticamente agli ambienti con scarsa illuminazione.

Inoltre nella seconda beta sono arrivate modifiche all'API Camera2 che consentiranno agli utenti maggiore flessibilità, in quanto potranno decidere non solo tra controllo manuale o automatico dell'esposizione, ma potranno selezionare manualmente aspetti specifici dell'esposizione lasciando che l'algoritmo di esposizione automatica (AE) gestisca il resto.

Inoltre sarà possibile regolare la temperatura del colore e della tonalità per supportare meglio le app di registrazione video professionali.

Novità per l'audio

Android 16 porta diverse novità dedicate all'audio. Prima di tutto, la tecnologia Auracast dell'audio Bluetooth LE, che consente agli utenti di trasmettere l'audio a più dispositivi Bluetooth contemporaneamente, come cuffie o altoparlanti. Il tutto senza complicati processi di accoppiamento.

Chi utilizza apparecchi acustici con Bluetooth LE Audio sarà inoltre in grado di regolare il volume del suono ambientale che viene raccolto dai microfoni, e di passare tra i microfoni integrati e il microfono sul telefono per le chiamate vocali.

Novità per le immagini

Sempre nella seconda beta di Android 16 è stata integrato l'intent per implementare la cattura e visualizzione delle Motion Photos, l'equivalente delle foto Live di iOS.

Novità anche per le immagini Ultra HDR. Android 16 supporterà queste immagini anche nel formato HEIC, oltre al formato JPEG, e Google dice che sta anche lavorando al supporto AVIF. Inoltre sono stati implementati parametri aggiuntivi, tra cui la possibilità di ottenere e impostare lo spazio colore in cui dovrebbe essere applicata la matematica della mappa di gain e il supporto per le immagini di base codificate HDR con le mappe di gain SDR.

Estensioni per Gemini

Google ha annunciato che Samsung ha lanciato nuove estensioni per Gemini sulla serie Galaxy S25, mostrando i nuovi modi in cui le app Android possono integrarsi con il chatbot IA.

Google dice che sta lavorando per rendere questa funzionalità disponibile non solo a più app, ma anche a un maggior numero di produttori. 

App da bordo a bordo

Le app che si rivolgono all'ultima versione di Android dovranno visualizzare il contenuto dell'app da bordo a bordo del telefono, una funzione introdotta con Android 15 e che gli sviluppatori potevano ancora evitare. Ora non più.

Maggiore sicurezza

Android 16 introduce il supporto per funzionalità di sicurezza legate alla posizione tramite Wi-Fi 6, in modo da utilizzare i telefoni per lo sblocco dei portatili o delle porte di un'auto. Le tecnologie introdotte includono la crittografia basata su AES-256 e la protezione contro gli attacchi MITM.

Scegliere il sistema di misurazione indipendentemente dalla lingua

Con Android 16 sarà possibile impostare il sistema di misurazione preferito e la regione indipendentemente dalla lingua di sistema. La novità è stata introdotta con Android 16 Beta 2: basta andare in Sistema, selezionare Lingue e poi Preferenze locali.

Rendering verticale del testo

La prima beta di Android 16 ha introdotto il supporto di basso livello per il rendering e la misurazione del testo verticale, in modo da fornire un supporto per la scrittura verticale per gli sviluppatori di librerie.

Questo consente di supportare meglio le lingue che utilizzano sistemi di scrittura verticali come il giapponese. 

Novità per i TV

Per quanto riguarda le TV, Android 16 introduce una serie di novità per migliorare qualità dell'immagine e dell'audio attraverso un nuovo set di API per abbinare il contenuto ai profili audio e immagine relative all'hardware dei dispositivi.

Questo è solo una parte delle novità previste, dato che Google non ha diffuso un changelog completo e ufficiale (come sempre).

Ecco però alcune altre cose che abbiamo già intravisto nel codice di Android 16, ma che non sappiamo se vedranno davvero la luce del giorno.

Novità per lo schermo

Stando al codice nella seconda Developer Preview di Android 16, i tablet potranno anche tenere aperte fino a tre app sulla stessa schermata, una funzione chiamata "modalità split-screen flessibile". 

Inoltre su Pixel Tablet è stato vista una funzione (desktop windowing) che consente di eseguire più app contemporaneamente e ridimensionare le finestre delle app, proprio come su un desktop.

Novità per le notifiche

Android 16 potrebbe introdurre alcune novità per le notifiche, come la possibilità di non mostrare quelle che hanno più di due settimane. Di queste notifiche si vedranno solo alcuni dettagli, ma non il contenuto completo e non riceveremo più un suono o una vibrazione.

Android 16 inoltre ridurrà le dimensioni delle notifiche heads-up, e si potrà toccare una freccia per espanderle. Restano l'icona di notifica, il titolo della notifica e il pulsante di risposta per le app di messaggistica come Telegram. Le bolle di notifica invece potranno essere spostate sul bordo del telefono.  

Ci sono anche novità per la sicurezza, in quanto le notifiche sensibili, come quelle dei codici di autenticazione a due fattori, verranno maggiormente protette.

Se già con Android 15 le app non attendibili non potevano accedervi, ora con Android 16 queste notifiche verranno nascoste dalla schermata di blocco, indipendentemente dal fatto che si sia scelto o meno di mostrare le notifiche sulla schermata di blocco.

Novità per le impostazioni rapide

È possibile che Google introduca in Android 16 un nuovo design per le impostazioni rapide, con due toni per separare impostazioni rapide e notifiche. 

Inoltre cambia il gesto per aprirle completamente: non si abbassano più due volte, ma si abbassano una volta usando due dita

Non solo, ma potrebbero arrivare i riquadri ridimensionabili delle impostazioni rapide (un po' come in Nothing OS 3.0), che saranno anche organizzati in categorie (Connettività, Schermo, Privacy, Accessibilità, Utilità e Sconosciuto).

Infine, c'è una nuova animazione quando si preme a lungo un riquadro. 

Schermata di blocco

Per quanto riguarda la schermata di blocco, potrebbero arrivare i widget ridimensionabili, ma solo per i tablet, e la possibilità di nascondere tutto tranne le icone delle notifiche dalla schermata di blocco. Questa funzione si chiama Minialism. 

Inoltre potrebbe arrivare un nuovo modo per richiamare Gemini attraverso un pulsante dalla schermata di blocco, subito sotto il lettore di impronte digitali.

Infine, potrebbe arruvare una funzione per prendere note tramite Google Keep sulla schermata di blocco dei tablet.

Altre novità

Altre novità in arrivo potrebbero essere i nuovi cursori e pannello di controllo per il volume e una modalità (Even dimmer) che consente di ridurre la luminosità dello schermo a livelli estremamente bassi in caso di luce ambientale molto fioca (per esempio se si legge a letto al buio). 

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