Aliquote IMU 2025: le FAQ del MEF con le indicazioni per i Comuni

Obbligo di nuovo Prospetto sulle aliquote IMU 2025, altrimenti scattano le aliquote base: le FAQ del MEF sulla Riforma dell'imposta sugli immobili.

Feb 12, 2025 - 12:03
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Aliquote IMU 2025: le FAQ del MEF con le indicazioni per i Comuni

A partire dal 2025, i Comuni devono elaborare un Prospetto delle aliquote IMU approvate, contestualmente alla delibera, da pubblicare sul portale del federalismo fiscale: le amministrazioni che non eseguono questo passaggio dovranno applicare le aliquote base.

Queste precisazioni sono fornite dalle nuove FAQ sulla riforma dell’imposta sugli immobili pubblicate sul portale del Dipartimento delle Finanze.

Riforma aliquote IMU 2025: Prospetto obbligatorio

L’approvazione del Prospetto comunale costituisce dal 2025 parte integrante della delibera sulle aliquote e deve essere approvata dall’organo consiliare. Quindi, se il Comune approva nuove aliquote deve anche preoccuparsi di effettuare correttamente gli adempimenti relativi al Prospetto con l’indicazione esplicita di tutte le fattispecie standard previste dalla riforma: sono 128 e devono riassumere le precedenti 250mila applicate fino ad oggi dai diversi Comuni italiani.

L’obbligo di compilazione e invio del Prospetto è per tutti i Comuni, anche se non intende variare le aliquote: quest’anno, infatti, in sede di prima applicazione della nuova disciplina, si dovrà predisporre il Prospetto tramite l’apposita applicazione informatica, procedere ad approvarlo con espressa delibera del Consiglio comunale e, successivamente, trasmettere, tramite la medesima applicazione informatica, gli estremi del solo Prospetto all portale del federalismo fiscale.

Nuove classi per le aliquote IMU

I raggruppamenti principali per classificare gli immobili sono i seguenti:

  1. abitazione principale di lusso,
  2. fabbricati rurali strumentali,
  3. gruppo catastale D (sono gi immobili d’impresa, come i capannoni industriali),
  4. terreni agricoli,
  5. aree fabbricabili,
  6. altri fabbricati.

Per ciascuna classe, i Comuni possono applicare delle variazioni (superficie, destinazione d’uso, utilizzo, proprietario, ecc.) ma nel rispetto di criteri standard.

Le FAQ del MEF contengono tutte le indicazioni pratiche affinché le amministrazioni possono inserire correttamente i dati relativi a casi particolari: aliquote su terreni agricoli, beni merce, immobili dati in comodato d’uso ai parenti, pensionati AIRE.

Invio dati al portale del federalismo fiscale

L’applicativo informatico è disponibile dal 31 ottobre 2024 nella sezione denominata “Gestione IMU” del Portale del federalismo fiscale.

Attenzione: non bisogna inviare al portale l’intera delibera di approvazione del Prospetto: basta indicarne gli estremi, seguendo le istruzioni che appaiono nell’apposita schermata. Se il Comune inserisce l’intero testo della delibera, visto che dal 2025 non c’è un’apposita sezione per questa operazione (sostituita per l’appunto dal deposito del Prospetto), il MEF procederà alla cancellazione della delibera stessa dall’applicazione.

IMU: Quando scattano le aliquote base

Se il Comune non approva il Prospetto o non esegue correttamente la procedura sopra indicata, dovrà applicare automaticamente le aliquote IMU di base.

  • 0,86% per immobili diversi dalla prima casa e ad uso produttivo;
  • 0,4% per abitazioni principali di lusso.

Questa precisazione è importante perché la regola ordinaria, applicata negli anni scorsi, prevedeva invece che, in mancanza di una nuova delibera, si utilizzassero automaticamente le aliquote degli anni precedenti.

Scadenze IMU per il 2025

Non cambiano le scadenze e le regole per il versamento dell’IMU:

  • prima rata entro il 16 giugno applicando l’aliquota dell’anno precedente e, se nel momento del versamento è già stato pubblicato il Prospetto, il contribuente può scegliere di applicare le nuove aliquote;
  • seconda rata entro il 16 dicembre, con eventuale conguaglio sulla base delle nuove aliquote.