Alcatraz, ex-prigioniero descrive com’era dura la prigione: “Sei così solo che ti viene da piangere”
Charlie Hopkins, 93 anni ed ex-prigioniero di Alcatraz, reagisce alla proposta di Trump di riaprire il famoso carcere ricordando la sofferenza della sua prigionia: “Potevi solo andare su e giù nella tua cella” Si discute molto della proposta di Donald Trump sulla riapertura del carcere di Alcatraz, la famosa prigione di massima sicurezza sita su […] L'articolo Alcatraz, ex-prigioniero descrive com’era dura la prigione: “Sei così solo che ti viene da piangere” proviene da LaScimmiaPensa.com.

Charlie Hopkins, 93 anni ed ex-prigioniero di Alcatraz, reagisce alla proposta di Trump di riaprire il famoso carcere ricordando la sofferenza della sua prigionia: “Potevi solo andare su e giù nella tua cella”
Si discute molto della proposta di Donald Trump sulla riapertura del carcere di Alcatraz, la famosa prigione di massima sicurezza sita su di un’isoletta nella baia di San Francisco e, com’è nota, ritenuta impossibile da abbandonare contro la volontà delle guardie. In realtà alcuni uomini riuscirono a sfuggirvi, ma per la maggior parte il carcere mantenne sempre la sua reputazione di “fortezza”.
Aperta dal 1934 al 1963, la prigione era riservata esclusivamente ai criminali più efferati e pericolosi d’America. Dopo la sua chiusura è stata trasformata in un museo e la sua nomea l’ha resa una popolare attrazione turistica nonché sinonimo di carcere “duro” per eccellenza, quello nel quale nessuno vorrebbe finire.
Ora, però, il POTUS sembra intenzionato a riaprirlo. A fianco di tutta una serie di iniziative eclatanti che hanno segnati i primi mesi del suo secondo mandato, infatti, Donald Trump ha intenzione di intraprendere anche questa per adottare il pugno duro contro malfattori e criminali, punto fermo del suo programma di governo.
“Ricostruiamo e apriamo Alcatraz! Per troppo tempo l’America è stata piagata da criminali malevoli, violenti e recidivi, gli scarti della società, che non contribuiranno mai a nulla se non a miseria e sofferenza”, ha scritto Trump su Truth, la piattaforma social alla quale affida tutti i suoi annunci importanti.
“Quando eravamo una nazione più seria, nei tempi passati, non esitavamo a mettere i criminali più pericolosi sotto chiave, e a tenerli lontano da chiunque potessero ferire. Questo è il modo in cui le cose dovrebbero andare. Non tollereremo più questi criminali recidivi che diffondono sozzura, spargimenti di sangue e disordine nelle nostre strade”, ha detto il presidente U.S.A..
“Ecco perché, oggi, dirigo il Bureau of Prisons, assieme con il Dipartimento della Giustizia, l’FBI e l’Homeland Security, a riaprire una Alcatraz sostanzialmente allargata e ricostruita, per ospitare i criminali più violenti e spietati d’America. Non saremo più tenuti in ostaggio da delinquenti, malfattori e giudici che hanno paura di fare il loro lavoro e permetterci di rimuovere i malviventi che sono entrati nel nostro paese illegalmente”.
“La riapertura di Alcatraz servirà come simbolo di legge, ordine e giustizia. Renderemo l’America di nuovo grande!” Questo il progetto di The Donald che, tuttavia, ha raccolto non pochi scetticismi. A fianco a questi, anche le reazioni di vecchi criminali che furono “ospitati” ad Alcatraz a suo tempo, e ora anziani.
Il caso è quello di Charlie Hopkins, 93 anni, condannato a 17 anni di carcere nel 1952 a Jacksonville, in Florida, per furto e rapimento ma poi spedito proprio ad Alcatraz nel 1955. L’anziano ex-carcerato ricorda che l’unico suono che sentiva di tanto in tanto era quello di una nave che passava nella baia e del fischio che emetteva, e che questo lo faceva sentire solo e abbandonato.
“Era un suono solitario. Ti ricordava Hank Williams che cantava quella canzone, I’m So Lonesome I Could Cry [sono così solo che potrei piangere]. Non c’era niente da fare. Potevi [solo] camminare avanti e indietro nella tua cella e fare flessioni”. Se pensiamo a Steve McQueen nella sua cella in Papillon, possiamo immaginarci benissimo la scena.
Anche Hopkins venne rilasciato da Alcatraz nel 1963, l’anno il cui la prigione chiuse, ma come abbiamo visto le cose potrebbero tornare com’erano una volta sull’isola e forse anche peggio, se pensiamo ai moderni metodi di sorveglianza e incarceramento. Donald Trump andrà fino in fondo con il suo piano di riaprire il carcere?
Fonte: UNILAD
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