Al Congresso, Trump difende la visione dell'America First
Si è tenuto poche ore fa il primo discorso di Donald Trump alle camere riunite del Congresso, da quando è tornato alla Casa Bianca. Il presidente americano ha parlato per poco più di un’ora e mezza, rivendicando la propria linea politica nei più disparati ambiti: dal contrasto all’immigrazione clandestina alle questioni internazionali, passando per la linea dura contro l’ideologia progressista. Un sunto, se vogliamo, della sua idea di America First. “Il sogno americano è inarrestabile e il nostro Paese è sull'orlo di una rimonta come il mondo non ha mai visto, e forse non vedrà mai più. Non c'è mai stato niente del genere. Le elezioni presidenziali del 5 novembre sono state un mandato come non si vedeva da molti decenni”, ha dichiarato il presidente, rivendicando il crollo degli arrivi di immigrati irregolari alla frontiera meridionale e bollando Joe Biden come “il peggior presidente della storia americana”. Trump ha quindi passato in rassegna alcuni dei suoi primi provvedimenti da quando è tornato alla Casa Bianca, definendoli una “rivoluzione del buonsenso”: dall’addio all’accordo di Parigi sul clima all’uscita dall’Organizzazione mondiale della sanità, passando per la lotta alle politiche di diversità e inclusione promosse dal predecessore. “Noi crediamo che, che tu sia un medico, un contabile, un avvocato o un controllore del traffico aereo, dovresti essere assunto e promosso in base alle tue capacità e competenze, non in base alla razza o al genere”, ha detto.Trump ha inoltre promesso di combattere l’inflazione attraverso significative politiche energetiche e ha sottolineato la spending review portata avanti dal Dipartimento per l’efficienza governative, guidato da Elon Musk. Il presidente ha anche colto l’occasione per difendere la propria politica commerciale sui dazi, giustificandola in nome della reciprocità. “Altri Paesi hanno usato tariffe contro di noi per decenni, e ora è il nostro turno di iniziare a usarle contro quegli altri Paesi”, ha sottolineato. Trump è quindi tornato a rivendicare la linea dura contro l’immigrazione clandestina, ringraziando esplicitamente il responsabile delle frontiere Tom Homan e citando il caso di Laken Riley: la ragazza uccisa l’anno scorso da un immigrato irregolare venezuelano in Georgia. Trump ha inoltre rivendicato la sua linea contro l’indottrinamento liberal nelle scuole. “La mia amministrazione sta anche lavorando per proteggere i bambini dalle ideologie tossiche nelle nostre scuole”, ha evidenziato. Venendo alla politica estera, l’inquilino della Casa Bianca è tornato a sostenere che, per gli Stati Uniti, Panama e la Groenlandia rappresentano due questioni di sicurezza nazionale. “Ancora una volta l'America si mostra fermamente contraria alle forze del terrorismo islamico radicale”, ha proseguito Trump, aggiungendo che il responsabile dell’attacco terroristico che uccise 13 americani in Afghanistan nel 2021 è stato arrestato con l’aiuto del Pakistan e che è in via di estradizione verso gli Stati Uniti. Trump è poi passato a parlare della crisi ucraina. “L'Europa ha tristemente speso più soldi per acquistare petrolio e gas russi di quanti ne abbia spesi per difendere l'Ucraina, di gran lunga”, ha dichiarato. Il presidente americano ha inoltre affermato di aver ricevuto una lettera conciliante da parte di Volodymyr Zelensky, in cui quest’ultimo ha detto di essere pronto a lavorare “sotto la forte leadership del presidente Trump per ottenere una pace duratura”. “Apprezzo che abbia inviato questa lettera, l'ho appena ricevuta poco fa. Allo stesso tempo, abbiamo avuto una seria discussione con la Russia e abbiamo ricevuto forti segnali che sono pronti per la pace”, ha chiosato Trump. “È tempo di porre fine a questa guerra insensata. Se si vuole porre fine alle guerre, bisogna parlare con entrambe le parti”, ha aggiunto.In conclusione del discorso, il presidente è tornato a parlare dell’attentato da lui subito a Butler a luglio. “Credo che la mia vita sia stata salvata quel giorno a Butler per un'ottima ragione. Sono stato salvato da Dio per rendere l'America di nuovo grande”, ha detto. Non è del resto un mistero che Trump consideri Butler una sorta di evento fondativo della sua vittoria elettorale e della sua seconda presidenza. Ed ecco che, nel discorso al Congresso, il presidente ha reso nuovamente chiara la sua visione dell'America First: difesa dell'interesse nazionale, cioè, in nome del ripristino della deterrenza. Trump è consapevole del fatto che, piaccia o meno, la politica di potenza è ormai tornata in auge. Ritiene quindi che gli Stati Uniti debbano prenderne atto e agire di conseguenza. O si parte da qui per comprendere le politiche del presidente oppure si continuerà a travisarle, lasciandosi irretire da giudizi semplicistici e fuorvianti.


Si è tenuto poche ore fa il primo discorso di Donald Trump alle camere riunite del Congresso, da quando è tornato alla Casa Bianca. Il presidente americano ha parlato per poco più di un’ora e mezza, rivendicando la propria linea politica nei più disparati ambiti: dal contrasto all’immigrazione clandestina alle questioni internazionali, passando per la linea dura contro l’ideologia progressista. Un sunto, se vogliamo, della sua idea di America First.
“Il sogno americano è inarrestabile e il nostro Paese è sull'orlo di una rimonta come il mondo non ha mai visto, e forse non vedrà mai più. Non c'è mai stato niente del genere. Le elezioni presidenziali del 5 novembre sono state un mandato come non si vedeva da molti decenni”, ha dichiarato il presidente, rivendicando il crollo degli arrivi di immigrati irregolari alla frontiera meridionale e bollando Joe Biden come “il peggior presidente della storia americana”.
Trump ha quindi passato in rassegna alcuni dei suoi primi provvedimenti da quando è tornato alla Casa Bianca, definendoli una “rivoluzione del buonsenso”: dall’addio all’accordo di Parigi sul clima all’uscita dall’Organizzazione mondiale della sanità, passando per la lotta alle politiche di diversità e inclusione promosse dal predecessore. “Noi crediamo che, che tu sia un medico, un contabile, un avvocato o un controllore del traffico aereo, dovresti essere assunto e promosso in base alle tue capacità e competenze, non in base alla razza o al genere”, ha detto.
Trump ha inoltre promesso di combattere l’inflazione attraverso significative politiche energetiche e ha sottolineato la spending review portata avanti dal Dipartimento per l’efficienza governative, guidato da Elon Musk. Il presidente ha anche colto l’occasione per difendere la propria politica commerciale sui dazi, giustificandola in nome della reciprocità. “Altri Paesi hanno usato tariffe contro di noi per decenni, e ora è il nostro turno di iniziare a usarle contro quegli altri Paesi”, ha sottolineato. Trump è quindi tornato a rivendicare la linea dura contro l’immigrazione clandestina, ringraziando esplicitamente il responsabile delle frontiere Tom Homan e citando il caso di Laken Riley: la ragazza uccisa l’anno scorso da un immigrato irregolare venezuelano in Georgia. Trump ha inoltre rivendicato la sua linea contro l’indottrinamento liberal nelle scuole. “La mia amministrazione sta anche lavorando per proteggere i bambini dalle ideologie tossiche nelle nostre scuole”, ha evidenziato.
Venendo alla politica estera, l’inquilino della Casa Bianca è tornato a sostenere che, per gli Stati Uniti, Panama e la Groenlandia rappresentano due questioni di sicurezza nazionale. “Ancora una volta l'America si mostra fermamente contraria alle forze del terrorismo islamico radicale”, ha proseguito Trump, aggiungendo che il responsabile dell’attacco terroristico che uccise 13 americani in Afghanistan nel 2021 è stato arrestato con l’aiuto del Pakistan e che è in via di estradizione verso gli Stati Uniti.
Trump è poi passato a parlare della crisi ucraina. “L'Europa ha tristemente speso più soldi per acquistare petrolio e gas russi di quanti ne abbia spesi per difendere l'Ucraina, di gran lunga”, ha dichiarato. Il presidente americano ha inoltre affermato di aver ricevuto una lettera conciliante da parte di Volodymyr Zelensky, in cui quest’ultimo ha detto di essere pronto a lavorare “sotto la forte leadership del presidente Trump per ottenere una pace duratura”. “Apprezzo che abbia inviato questa lettera, l'ho appena ricevuta poco fa. Allo stesso tempo, abbiamo avuto una seria discussione con la Russia e abbiamo ricevuto forti segnali che sono pronti per la pace”, ha chiosato Trump. “È tempo di porre fine a questa guerra insensata. Se si vuole porre fine alle guerre, bisogna parlare con entrambe le parti”, ha aggiunto.
In conclusione del discorso, il presidente è tornato a parlare dell’attentato da lui subito a Butler a luglio. “Credo che la mia vita sia stata salvata quel giorno a Butler per un'ottima ragione. Sono stato salvato da Dio per rendere l'America di nuovo grande”, ha detto. Non è del resto un mistero che Trump consideri Butler una sorta di evento fondativo della sua vittoria elettorale e della sua seconda presidenza. Ed ecco che, nel discorso al Congresso, il presidente ha reso nuovamente chiara la sua visione dell'America First: difesa dell'interesse nazionale, cioè, in nome del ripristino della deterrenza. Trump è consapevole del fatto che, piaccia o meno, la politica di potenza è ormai tornata in auge. Ritiene quindi che gli Stati Uniti debbano prenderne atto e agire di conseguenza. O si parte da qui per comprendere le politiche del presidente oppure si continuerà a travisarle, lasciandosi irretire da giudizi semplicistici e fuorvianti.